Clamoroso Djokovic, alla fine è arrivata la resa: ‘Ormai si è accorto che…’ | Tifosi in lacrime
Novak Djokovic tra infortuni e uno stato di forma da ritrovare completamene: un 2024 carico di dubbi preoccupano i tifosi del serbo.
Tra il serio e il faceto, fra l’ostentata fiducia nel suo infinito talento ma anche fra i dubbi propri di chi è stato messo nel mirino dal nuovo che avanza e comincia a farsi delle domande, Nole Djokovic si è presa una bella pausa dopo aver abdicato dal regno degli Australian Open, spodestato (in semi) da uno Jannik Sinner trionfatore del Major d’apertura di questo 2024.
Pausa da stress? Pausa per una semplice vacanza in vista di un autentico tour che lo attendere in vista della difesa del posto da numero uno nel Ranking ATP, o pausa di riflessione? Chiamatela come volete, quel che è certo è che Nole Djokovic, vuoi per l’età che avanza, vuoi per la crescita degli avversari, Sinner su tutti, devo trovare una soluzione.
La pausa è stata il primo rimedio per una semi persa in malo modo, sovrastato dall’altoatesino in semi. Così, Nole Djokovic ha optato per il riposo: tornerà a Indian Wells, in quello che per molti tennisti è il Paradiso del Tennis.
Nell’entry list di uno dei più prestigiosi tornei del circuito ATP, dunque, figura anche il nome dell’asso serbo da dove manca dal 2019, quando venne eliminato sorprendentemente al terzo turno, ma dove detiene il record di cinque successi: 2008, nel 2011, nel 2014, nel 2015 e nel 2016. Qui, in terra californiana, il serbo ha firmato la più lunga serie di successi consecutivi nella storia di Indian Wells, 20 match vinti tra il 2014 e il 2016.
Un parterre de rois
Forse la pausa gli serve proprio a questo visto che sono iscritti giocatori del calibro di Carlos Alcaraz, detentore dell’ultimo titolo, risulta iscritto anche Rafa Nadal in virtù del ranking protetto. Ma soprattutto c’è lui, uno dei cinque italiani (insieme a Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e l’esordio in main draw di Flavio Cobolli), il più importante.
Jannik Sinner, attualmente impegnato nell’ATP 500 di Rotterdam, è nel parterre de rois californiano e potrebbe incrociare nuovamente i destini di un Nole Djokovic riposato ma sotto pressione, con una forma non ottimale vista la lunga pausa.
Tra ironia e preoccupazione
Ecco, quindi, che in questo scenario, l’ironia utilizzata dal Novak Djokovic dopo la sconfitta di Melbourne, può essere letta e tradotta in vari modi. “Di solito gli sceneggiatori iniziano la stagione con il mio personaggio Novak che vince il titolo degli Australian Open – ha postato Nole – quindi chi non gradisce l’inizio di questa stagione, contatti il regista”, ha scherzato in maniera ironica”.
Boris Becker, ex coach di Djokovic, ha provato a spiegare quel comportamento, che cozza con il personaggio Nole, evidenziando come Novak non abbiamo espresso il suo miglior livello, faticando a trovare il ritmo da fondo campo, in quasi ogni partita. L’occasione di una rivincita con Sinner c’è, ma tra un infortunio che va, una forma che deve ritrovare e Jannik, riposarsi è bene, allenarsi meglio.