Resto solo a una condizione: il mister punta altissimo | Se non lo raggiunge sarà addio
La riconferma non è scontata: il mister resta soltanto se raggiunge un importantissimo obiettivo previsto dalla società
Con il posticipo di lunedì sera che ha visto affrontarsi la nuovissima Roma di Daniele De Rossi ed il Cagliari di Claudio Ranieri, partita terminata per 4-0 a favore dei giallorossi, si è ufficialmente chiusa la 23esima giornata di Serie A.
Nonostante siamo a più di metà campionato, la classifica non è per nulla certa. Non è ancora chiaro chi vinca lo Scudetto, chi si qualificherà per le competizioni europee della Champions, Europa e Conference League, chi si salverà e chi retrocederà.
Partendo dall’alto verso il basso, le squadre in lotta per la vittoria del campionato sono l’Inter, con 57 punti in 22 partite, la Juventus ed il MIlan con 53 e 49, ma con una partita in più. Per i posti europei è lotta fra l’Atalanta, Roma, Bologna, Napoli e Fiorentina, a distanza di massimo 5 punti.
La zona salvezza continua ad essere un rebus con 6 squadre particolarmente interessate. Dal 15esimo al 19esimo posto ci sono Sassuolo ed Udinese a 19 punti, Verona, Cagliari ed Empoli a 18 punti, mentre la Salernitana è ultima con soli 13 punti conquistati.
Panchine a rischio
Sono dunque tante le panchine che potrebbero cambiare al termine della stagione, se non addirittura a campionato in corso. Ce ne sono altre però, quasi certe del cambiamento, come quella del Milan di Stefano Pioli e del Torino di Ivan Juric.
Mentre il primo, pur conquistando gli ultimi trofei disponibili è incerto della sua presenza, l’allenatore granata, in un’intervista, ha spiegato che la sua permanenza dipenderà dal piazzamento in campionato e dalla sua eventuale conquista di un posto in Europa.
O l’Europa o vado via
Le parole di Juric: “Se non vado in Europa vado via, sennò resto al Torino. Senza cosa faccio qui? Prendo i soldi e poi mi cacciano, non è quello che voglio. L’obiettivo è alzare l’asticella e sono pagato per questo, se non ci riesco vado via”.
Dichiarazioni che hanno creato stupore anche ai giocatori, i quali non ne erano a conoscenza e sono chiamati a dare ancora di più per centrare l’obiettivo. Dal canto suo, il presidente Cairo apprezza l’onestà: “Quello di Juric è un atto di grande responsabilità e generosità, condiviso da tutto il club e tutta la squadra. Lo apprezzo ancora una volta. Juric è una persona schietta, non si nasconde. È una dichiarazione di una persona che crede nella squadra e che ha un obbiettivo di crescita dopo due anni soddisfacenti. Cercheremo di fare tutti il massimo per tenerci Juric anche l’anno prossimo“.