Ad un passo dal Milan: l’allenatore è uscito allo scoperto | Il suo nome sconvolge i tifosi
In casa rossonera tiene banco il toto-allenatore: il futuro di Pioli è a rischio, spunta un’ammissione inaspettata.
Terzo posto blindato o quasi, Inter molto lontana, anche se forse non ancora irraggiungibile. Questo lo stato dell’arte della classifica del Milan a girone di ritorno già inoltrato. Uno scenario non certo esaltante per i tifosi e neppure per la società, oltre che in contrasto rispetto alle premesse di inizio stagione.
L’intenzione della proprietà rossonera la scorsa estate era chiara. Rinforzare la squadra, anzi stravolgerla sul mercato, per dimenticare un’annata negativa almeno in campionato, se è vero che la salvifica qualificazione alla Champions League è arrivata solo grazie alla penalizzazione di 10 punti inflitta alla Juventus.
Sul campo il Milan aveva chiuso al 5° posto, una controprestazione inaspettata appena 12 mesi dopo la conquista dello scudetto. Vero che il 19° Tricolore della storia rossonera si era materializzato per certi versi in maniera rocambolesca, complice il “suicidio” dell’Inter a Bologna, ma non era lecito aspettarsi quattro passi indietro in classifica in una sola stagione.
A conti fatti il Diavolo, che ha salvato la propria annata grazie alla semifinale raggiunta in Champions, ha pagato caro il lungo blackout subito nel mese di gennaio 2003, caratterizzato da sconfitte in serie tra Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Nell’estate successiva il sacrificio di Sandro Tonali ha finanziato una campagna acquisti aggressiva, ma che non è bastata per arrivare ai risultati sperati.
Panchina Milan, spunta un retroscena inaspettato
Le dolorose sconfitte negli scontri diretti contro Inter e Juventus, oltre all’incredibile catena di infortuni che hanno spolpato la rosa in tutti i reparti tra ottobre e dicembre ha prodotto il gap in classifica dai cugini, trasformato in una chimera la rincorsa alla seconda stella e allungato dubbi sul futuro di Stefano Pioli.
Il tecnico emiliano è sotto contratto fino al 2026, ma sono in tanti a pensare che il suo ciclo al Milan, iniziato nell’autunno del 2019, sia destinato a concludersi il prossimo 30 giugno, dopo quattro stagioni e mezzo. Il toto-allenatore è già iniziato, il nome di Antonio Conte impazza, ma c’è ancora una metà di annata da disputare al meglio, Europa League compresa. Intanto però spunta un gustoso retroscena sul recente passato della panchina del Milan.
La rivelazione di Alberto Malesani: “Sono stato a un passo dal Milan”
Intervistato da Radio Serie A, infatti, Alberto Malesani ha rivelato di essere stato a un passo dal diventare l’allenatore del Milan, seppur parecchi anni fa: “Fui contattato dal Galliani e Braida che mandarono un loro collaboratore a vedermi. Sembrava tutto fatto, ma purtroppo mi fu fatale proprio un pareggio contro il Milan. Retrocedemmo per colpa di Pirlo e non si fidarono di prendere un allenatore che era appena finito in B”.
Il riferimento di Malesani è alla stagione 2001-’02, passata alla storia del calcio italiano non solo per il sorpasso in extremis della Juventus sull’Inter, ma pure per la rocambolesca retrocessione del Verona. I gialloblù, con in organico elementi come Adrian Mutu, Mauro Camoranesi, Alberto Gilardino e Massimo Oddo, crollarono nel girone di ritorno dopo un’andata chiusa ai margini della zona Uefa e retrocessero all’ultima giornata. Il racconto di Malesani parla di “pareggio”, ma in realtà l’Hellas perse nel penultimo turno contro il Milan, proprio per un gol di Pirlo, per poi crollare nello scontro diretto conclusivo contro il Piacenza. Un evento da sliding doors nella carriera del tecnico veronese che, reduce dai trionfi alla guida del Parma, dopo la retrocessione con il Verona non si sarebbe più riproposto ad alti livelli in Serie A.