Hanno una malattia ma giocano lo stesso | Mondo del calcio scioccato: il CT ha ammesso tutto
Le parole del ct preoccupano perché hanno almeno due diverse interpretazioni. Ecco cosa è successo e come interpretarle.
La pandemia da Covid 19 ha cambiato per sempre il nostro modo di vivere la socialità e di conseguenza gli eventi sportivi. Pensate a quante persone possono essere presenti tra campo e spalti in uno stadio in occasione di una partita di calcio.
Se ciò non bastasse, la situazione può degenerare allargando la riflessione ad amici, parenti o semplici osservatori esterni. Dopo i diversi lockdown ci siamo tutti resi conto come anche i nostri beniamini possano andare incontro a problemi di salute e per questo a uno stop inevitabile.
Un’altra vicenda che ha sconvolto il panorama calcistico internazionale, il malore di Christian Eriksen durante una gara con la sua nazionale, la Danimarca, ogni tanto viene rievocata ancora adesso. In quel caso furono tempestive le cure e i compagni di squadra del centrocampista ex Inter lo protessero.
Attimi di paura e momenti da vivere con il fiato sospeso. Anche il calcio, apparentemente uno sport molto meno pericoloso se paragonato ad altre discipline, può andare incontro a momenti davvero complicati. Ecco che cosa è successo.
Parole che fanno male
Il peggio sembra essere passato ma alcune parole, anche se lette in ritardo, possono far preoccupare un intero ambiente. Stiamo parlando di alcuni protagonisti della competizione più importante di questo periodo specifico dell’anno, la Coppa d’Africa.
Come riportato infatti da Tuttomercatoweb, la rivelazione del ct del Mali è davvero shock. Dopo il ko nei quarti di finale contro la Costo d’Avorio, Eric Chelle si è lasciato andare. Ecco le sue dichiarazioni.
I giocatori sono malati
“Sapete che Yves e Moussa soffrivano di malaria, come emerso dagli esami del sangue. Ma non è così grave perché chi è nato in Africa occidentale è “abituato”, poteva giocare”. Le parole del ct del Mali fanno rabbrividire e riflettere allo stesso tempo. Facciamo innanzitutto un po’ di chiarezza.
Il riferimento è naturalmente a Yves Bissouma, centrocampista del Tottenham e Moussa Diarra, difensore del Tolosa. A differenza di quanto accaduto in passato col Covid, ci pensa lo stesso ct del Mali a chiarire che fortunatamente “non c’è focolaio né altro pericolo”. Per Diarra è stata la prima volta che contraeva la malaria e ha dunque svolto un allenamento leggero, come dichiarato dallo stesso ct della compagine africana.