‘Ecco perché lo mandiamo via’: Pioli, spiegato il motivo dell’addio | Fulmine a ciel sereno
La verità è uscita finalmente allo scoperto: Pioli ha spiegato la motivazione dell’addio improvviso dal Milan
Il Milan di Stefano Pioli sembrava aver aperto un ciclo dopo la clamorosa vittoria del campionato nella stagione 2021-2022, riportando un titolo nella vastissima bacheca rossonera che mancava da esattamente 11 anni, prima dell’inizio del filotto della Juventus.
Così però non è stato. La stagione successiva partì con aspettative altissime, che però non sono state rispettate in nessuna competizione. Il Milan infatti, a parte il raggiungimento delle semifinali di Champions League dopo 16 anni, ha chiuso la stagione in negativo, con zero trofei.
Quest’annata aveva tutti i presupposti per essere la migliore del periodo Pioli. Un ricchissimo calciomercato da 130 milioni di euro, una squadra totalmente rivoluzionata in ogni reparto ed un’ottima panchina a disposizione che permettesse una migliore rotazione delle gerarchie.
Nonostante ciò, seppur siamo unicamente a febbraio, la stagione è già stata definita da molti fallimentare a causa dei risultati, il cui primo capro espiatorio definito dalla stampa e dai tifosi è Stefano Pioli.
Voci di mercato
Il tecnico arrivato a gennaio del 2019, succedendo Marco Giampaolo, è al centro di tantissime voci di mercato che non lo vedono più sulla panchina rossonera. Per tal motivo, sono altrettante le voci che girano sul prossimo tecnico al quale verrà ceduto il posto.
Tutto ciò poichè in campionato è terzo, ma troppo lontano da Inter e Juventus; in Champions League non è riuscito a qualificarsi alle fasi di eliminazione diretta, retrocedendo in Europa League e in Coppa Italia è uscito ai quarti di finale contro l’Atalanta di Gasperini.
Emergenza ed addii
La situazione attuale del Milan è anche dovuta alla pesantissima emergenza che c’è da mesi a Milanello. Sono tantissimi gli infortuni da inizio stagione, i quali hanno prevalentemente colpito la zona difensiva e sulla quale i rossoneri hanno cercato di intervenire nel mercato di gennaio, non trovando però un valido difensore di livello.
Hanno dunque scelto di utilizzare ciò che avevano in casa, adattando Theo Hernandez com centrale di difesa e facendo rientrate Matteo Gabbia dal prestito al Villareal, nonostante avessero altri centrali di ruolo in rosa come Marco Pellegrino. Per l’argentino, la scelta della società è stata quella di mandarlo in prestito per fargli acquisire più esperienza e minutaggio giocando da titolare; situazione che non sarebbe attualmente avvenuta al Milan, ma che la società auspica avvenga in futuro.