Fuori dalla Formula 1: esclusa categoricamente una scuderia | Ecco fino a quando
A poche settimane dal via del Mondiale cresce la tensione all’interno del paddock: l’ufficialità che spiazza gli addetti ai lavori.
Il conto alla rovescia è entrato nel rettilineo conclusivo. Per tifosi e addetti ai lavori, ma soprattutto per chi dovrà vivere la stagione dall’interno, che si tratti di piloti e meccanici. Il Mondiale 2024 di Formula 1, edizione numero 75 della storia, è alle porte: il via è previsto per il 2 marzo in Bahrain.
Le novità nel calendario non mancheranno. In primo luogo si tratterà del Mondiale più lungo di sempre, essendo state inseriti in calendario ben 24 Gran Premi. Un’annata caratterizzata da ben sei appuntamenti ravvicinati, nei quali cioè si correrà in weekend consecutivi, mentre per due volte ci saranno addirittura tre GP in sequenza.
Da segnalare è il ritorno del GP di Cina, dove non si correva da quattro anni a causa delle limitazioni legate alla diffusione del Coronavirus, mentre dopo l’assenza forzata del 2023 a causa dell’alluvione della scorsa primavera si tornerà a disputare il GP dell’Emilia Romagna a Imola. L’Italia sarà quindi la seconda nazione più rappresentata, con due corse, dopo gli Stati Uniti con tre.
Per la prima volta dal 1982, inoltre, il Mondiale inizierà di sabato, essendo il GP del Bahrain, come quello successivo in Arabia Saudita, fissato in questo giorno per rispetto del Ramadan. Insomma, le curiosità sono molte, e l’attesa è tutta per sapere se in pista non ci sarà storia come accaduto lo scorso anno, se cioè Max Verstappen vestirà ancora i panni del cannibale.
F1, non solo GP: tensione Fia-Liberty Media, arriva una decisione ufficiale
La Formula 1, tuttavia, si sa, non è solo corse, prove e test, che come nel 2023 apriranno di fatto la stagione già il 21 febbraio con la tre giorni prevista proprio in Bahrain dove si aprirà il Mondiale. Perché la disciplina regina del motorsport è ormai una vera e propria industria, dove non mancano le tensioni interne.
Si pensi alla diatriba sempre in essere tra Fia e Formula 1. Le due macro-entità del Circus non si amano e… fanno poco per nasconderlo, a vicenda e rispetto a spettatori e addetti ai lavori. L’ultima “puntata” a riguardo è quella che ha portato al no in via definitiva all’ingresso dell’undicesima scuderia nel paddock a partire dal 2025. Uno scenario agognato dalla Fia, ma respinto con forza da Liberty Media, ossia dalla Formula 1.
F1, le scuderie restano 10: porte chiuse al team di Michael Andretti
Il team gestito da Michael Andretti, con la supervisione del padre Mario, campione del mondo nel 1978, non sarà al via del Mondiale 2025. La certezza è arrivata attraverso la lunga nota pubblicata nel pomeriggio del 31 gennaio, nella quale Liberty Media ha spiegato le ragioni della propria decisione, di fatto economiche. La scuderia non avrebbe infatti potuto contare sul supporto tecnologico di General Motors come fornitore di power unit prima del 2028.
In sostanza… aggiungere un posto a tavola non sarebbe convenuto agli altri team, che sarebbero stati chiamati a dividere la torta degli introiti per 11 e non più in 10 parti e peraltro a farlo accogliendo un team ancora sprovvisto di un sostegno economico adeguato. Tutto quindi lascia pensare che gli Andretti entreranno nel “circuito” appunto solo nel 2028, quando un colosso come General Motors, il gruppo di cui è parte il marchio Cadillac, costruirà una propria power unit. E per quell’anno sarà già stata realtà l’ingresso di Audi, che dal 2026 sbarcherà in F1 grazie alla collaborazione con la Sauber.