Profezia Conte, alla fine si è avverato tutto: “Devono morire” | La sentenza è devastante
Pur senza panchina da quasi un anno il tecnico salentino fa sempre parlare di sé: il suo nome torna a far impazzire il web.
L’anno (solare) sabbatico sta per completarsi. Il 26 marzo 2023 il Tottenham ufficializzò l’accordo consensuale con Antonio Conte per la rescissione del contratto che avrebbe legato il tecnico salentino ai londinesi fino al 30 giugno successivo, ponendo fine alle voci su un divorzio imminente che già giravano da settimane.
Da quel momento l’ex allenatore di Inter e Juventus non si è più seduto sulla panchina di un club, limitando in verità al minimo anche le proprie apparizioni pubbliche. Dopo l’addio ai nerazzurri Conte aveva intrapreso la carriera di opinionista televisivo legandosi a Sky come commentatore delle notti di Champions, avventura però interrotta presto proprio per la chiamata del Tottenham, avvenuta nel novembre 2021.
L’esperienza con gli Spurs è stata contraddittoria. Molto positiva nel primo semestre, concluso con la qualificazione alla Champions League dopo una gran rimonta in Premier, deludente nello scorcio inziale della stagione successiva, caratterizzata anche da tensioni con il club per la gestione del mercato.
Avvicinato alla panchina della nazionale italiana dopo le dimissioni di Roberto Mancini lo scorso agosto, e poi al Napoli in autunno dopo l’esonero di Rudi Garcia, Conte ha ribadito la volontà di aspettare un’eventuale chiamata all’inizio della stagione, evitando quindi di subentrare a campionato già iniziato.
Antonio Conte e quella profezia ai tempi dell’Inter
Il periodo di lontananza dalla panchina è quindi destinato a durare almeno 15 mesi, striscia “record” nella carriera di Conte, che finora è stato inattivo al massimo per una stagione, la 2018-’19, tra l’addio al Chelsea e l’approdo all’Inter. Appare certo che in estate il tecnico salentino troverà una nuova, ambiziosa collocazione, probabilmente in Serie A.
Quale sarà la squadra che punterà sulla voglia di riscatto di un allenatore già capace di vincere quattro scudetti sui cinque campionati che lo hanno visto alla guida di squadre attrezzate per il titolo, quindi Juventus e Inter? Si vedrà, ma intanto il recente passato nerazzurro di Conte è tornato a galla per un curioso retroscena.
Hakimi rigorista flop, Marocco fuori dalla Coppa d’Africa
Al termine della partita del 25 aprile 2021 contro il Verona, vinta dall’Inter 1-0 grazie a un gol di Darmian e fondamentale nella corsa verso il titolo, Conte scherzò sulle qualità balistiche di Achraf Hakimi, che in quella gara colpì un palo su punizione: “L’importante è che non tiri i rigori. Se dovessimo in qualche competizione arrivare alla fine, devono morire tutti prima di far tirare il rigore a Hakimi. È una pippa, peggio di me quando giocavo” disse il tecnico con il sorriso sulle labbra, ironizzando su un giocatore fondamentale per quella stagione dell’Inter, ora in forza al PSG.
Ebbene, le parole di Conte sono tornate d’attualità durante l’ottavo di finale della Coppa d’Africa che il Marocco ha perso 2-0 contro il Sudafrica. All’84’ la squadra di Regragui, sotto di un gol, ha avuto a disposizione un rigore per pareggiare. Sul dischetto si è presentato proprio Hakimi, che ha calciato malissimo. Il pallone ha colpito la traversa e la rivelazione del Mondiale 2022 è stata eliminata dalla competizione. Le parole di Conte si sono immediatamente trasformate in un tormentone social e le statistiche confermano. Quello contro il Sudafrica è stato appena il secondo rigore calciato da Hakimi in carriera, due mesi dopo quello nelle qualificazioni mondiali contro la Tanzania. Ovviamente sbagliato…