Caso arbitri, lo scandalo si fa gigantesco | La ‘talpa’ smaschera tutti: le nuove rivelazioni sono agghiaccianti
Mentre sul campo fioccano gli episodi discussi, aumenta la tensione all’interno del mondo arbitrale: “l’anonimo” non si ferma.
La stagione 2023-’24 ha superato la boa di metà percorso e in tutti i principali campionati europei la lotta per il titolo nazionale è ancora viva. Un fatto piuttosto inconsueto, dal momento che in passato, e fino alla scorsa stagione, era capitato spesso di assistere a fughe isolate al comando a questo punto del campionato.
Dal solito PSG, che comunque anche quest’anno rappresenta la parziale eccezione, vantando già un vantaggio significativo sulle inseguitrici nonostante la partenza deludente, fino al Bayern Monaco, per non parlare del caso del Napoli in Serie A la scorsa stagione, frequenti sono stati nel recente passato i casi di corse di testa quasi incontrastate.
Quest’anno è tutto diverso, perché oltre al testa a testa Inter-Juventus in Italia altrove non mancano gli exploit di squadre rivelazioni, dal Bayer Leverkusen in Germania al Girona in Spagna, che stanno dando più fastidio del previsto alle grandi tradizionali. Eppure questo non è l’unico punto di contatto tra i principali tornei d’Europa di questa stagione.
Pressoché ovunque, infatti, le polemiche per il rendimento degli arbitri stanno avvelenando l’andamento dei campionati. Rigori concessi o revocati, espulsioni mancate, ma soprattutto errori non coperti neppure dal Var. Il cliché è il medesimo in varie parti d’Europa ed è proprio questo ciò che sorprende, dal momento che ad essere coinvolti sono anche paesi in cui questo tipo di discussioni era solitamente molto raro.
Dall’Italia all’Inghilterra: arbitri e Var, è polemica ovunque
Perché se in Italia si è purtroppo abituati a discutere parallelamente di fatti di campo e decisioni arbitrali, già ben prima dell’avvento della tecnologia, non certo frequente era leggere di contestazioni a riguardo da parte di tifosi e addetti ai lavori nel calcio inglese, dove per tradizione squadre e tifosi arrivavano alla partita quasi senza conoscere il nome del direttore di gara.
“Colpa” del Var? Secondo chi se ne intende il problema non è la tecnologia, il cui avvento nel calcio è stato tardivo rispetto ad altri sport, bensì il suo utilizzo. E di questo avviso sembrano essere anche gli stessi arbitri o almeno l’ormai famosa “gola profonda” della Can che ha deciso di concedere un’intervista anonima a Le Iene. Anzi, due, dal momento che alla prima “confessione” ne è seguita un’altra, nella quale il ‘Mister X’ dei fischietti ha ribadito il proprio punto di vista, aggiungendo nuove rivelazioni.
Caos arbitri, il fischietto anonimo torna all’attacco: “Non chiederò scusa”
“Tanti hanno espresso solidarietà alla ‘talpa’ – le sue parole – ma parallelamente è partita la caccia all’uomo all’interno della Commissione Arbitri nazionale. Molti hanno dei sospetti. Il designatore Rocchi è provato, ma ha invitato a non farci coinvolgere emotivamente”. Nel corso della prima intervista l’arbitro misterioso aveva portato alla luce presunte anomalie legate al Var, come quella sulla scelta delle immagini da mostrare all’arbitro durante gli on field review o quelle viste nella Var Room di Lissone per analizzare i fuorigioco.
Il clima resta quindi molto teso anche perché il momento decisivo della stagione si avvicina: “Io non chiederò scusa perché so che andrei incontro alla radiazione” ha aggiunto l’arbitro in risposta a quanto dichiarato dallo stesso Rocchi, convinto che prima o poi il nome del delatore verrà a galla. “A mio parere, sarebbe opportuno che il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale desse delle spiegazioni in merito agli episodi di cui hi parlato” la conclusione.