“Non si sono mai interessati a lui”: Schumacher, la rivelazione è pesantissima | Nessuno sapeva nulla
Parole che fanno male e che gettano nello sconforto chiunque stesse seguendo la vicenda della famiglia Schumacher.
Vi ricordate quella marea rossa che accompagnava le gesta e i trionfi di Michael Schumacher in pista? Quel tifo così passionale ora non esiste più e non solo perché i tempi sono cambiati. È facile affezionarsi infatti ai campioni del passato, a prescindere dallo sport di cui stiamo parlando.
È successo infatti anche in Formula 1, con il pilota tedesco in grado non solo di vincere 7 titoli mondiali e monopolizzare l’attenzione del paddock ma anche di ispirare un’intera generazione. Tutti i piloti che sono nati dopo da un punto di vista agonistico sono partiti proprio da quei momenti.
Chissà quanti giovani campioni hanno rivisto quelle gare o si sono fatti trascinare dai racconti dei genitori. La vita sa essere crudele ma allo stesso tempo offrirti anche nuove possibilità. La famiglia Schumacher continuerà a sperare e a gioire nel segno del figlio di Michael, Mick?
Soltanto il tempo potrà dirlo, intanto però vanno registrati degli atteggiamenti non proprio degni di un figlio d’arte. Ecco cosa è successo e perché molti tifosi sono senza parole.
Una rivelazione shock
Non è certamente facile scendere in pista con tutte queste pressioni addosso. Esattamente quello che è successo a Mick, figlio del campione tedesco Michael Schumacher. Inevitabile pensare al padre ogniqualvolta il giovane pilota si avvicini al paddock per cercare di fermare il cronometro il prima possibile.
È successo anche questa volta, con una rivelazione che non piacerà né ai tifosi né tantomeno alla famiglia, che si augura che Mick possa ripercorrere le stesse tappe di felicità del padre.
Quando il nome è un nemico
Non un alleato ma un nemico, un’arma a doppio taglio. Il nome a volte può essere talmente pesante da oscurare i giudizi e portare a scelte controcorrente. È stato il caso dell’avventura di Mick Schumacher con la scuderia Haas. Ne è convinto l’ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone.
Ecco le sue parole riportate dalla Bild: “Mick si è perso nella squadra sbagliata con le persone sbagliate. In Haas lo hanno preso per il suo nome. Non si sono mai interessati a quanto fosse bravo o meno”. Un passo falso dal quale il pilota avrà imparato molto, alla ricerca di una nuova chance per un 2024 che dovrà riavvicinarlo ai suoi sogni più grandi.