‘Non sono arrivati allo stadio’: tragica ultima ora | Morti nel tragitto, comunicato del club
Una tragedia assurda scuote il mondo del calcio: la notizia irrompe allo stadio poco prima dell’inizio della partita.
Una partita di calcio è una festa. Uno spettacolo di colori, grazie alle tifoserie coinvolte, prima ancora che tecnico. Peccato che per le due proposizioni di cui sopra da troppo tempo è necessario usare il condizionale, a causa delle mille variabili che gravano sul regolare svolgimento di una partita.
Si pensi alle tensioni arbitrali, alle quali non sembra ormai possibile rinunciare in ogni angolo del mondo. Tensioni che spesso iniziano già dal pre-gara, con le prime polemiche legate alla designazione, già destinate a creare un clima difficile per il direttore di gara, per poi proseguire durante il match e al termine.
Non di rado infatti accade che a puntare l’indice contro le decisioni dell’arbitro siano entrambe le squadre, tanto quella sconfitta, quanto la squadra che ha portato a casa il risultato pieno oppure, in caso di pareggio, entrambi gli allenatori se gli episodi del match hanno scontentato ambo le panchine.
L’introduzione del Var non è bastata a rasserenare gli animi, anzi in qualche caso le polemiche sono addirittura ancora più aspre a causa dell’interpretazione del mezzo tecnologico data dagli arbitri stessi o dall’interpretazione del protocollo. Ci sono però numerose altre cause in grado di trasformare una partita in un coacervo di veleni e di accuse incrociate.
Incidenti, gravi infortuni e cori razzisti: quando il calcio non è più una festa
Il riferimento non può che andare alle purtroppo non infrequenti scene di disordini che si registrano all’interno degli stadi. Un tempo la piaga era legata agli incidenti tra opposte tifoserie, oggi per fortuna debellata quasi completamente. Oggi l’allarme è allora legato al comportamento di alcune frange di tifosi, poco numerose, ma potentemente nocive, come si è potuto constatare durante Udinese-Milan.
C’è poi, purtroppo, la componente della fatalità, in quanto tale non prevedibile. Si pensi ai gravissimi infortuni di cui possono essere vittima i calciatori sul campo, con conseguente interruzione della partita stessa se a rischio è addirittura la vita degli sfortunati protagonisti, ma anche a eventi tragici che possono avvenire prima del match.
Calcio spagnolo in lutto: l’assurda morte di tre tifosi del Siviglia
Proprio questo è quanto accaduto in Spagna a margine della disputa dei quarti di finale di Copa del Rey. Una giornata di festa si è trasformata in un’assurda tragedia per tre tifosi del Siviglia, che hanno perso la vita in due incidenti stradali distinti verificatisi durante la trasferta in auto verso Madrid per assistere al match contro l’Atletico.
I due incidenti sono avvenuti sull’autostrada A-4, nei pressi di Santa Cruz de Mudela. A causarli la nebbia fittissima, che ha convinto le autorità di Siviglia alla chiusura dell’autostrada in entrambe le direzioni. Il bilancio è di 13 veicoli coinvolti, con appunto tre morti e ben 18 feriti. Oltre al Siviglia anche l’Atletico Madrid ha pubblicato una nota per commemorare le vittime. Il match, giocato in un clima inevitabilmente di dolore e incredulità, si è concluso con il successo dei Colchoneros per 1-0.