“Lui ha già vinto”: Australian Open, verdetto sconvolgente | Ha ribaltato tutti i pronostici
Il primo Slam della stagione ha catalizzato le attenzioni degli appassionati di sport di tutto il mondo: l’esito è sorprendente.
“La kriptonite di Djokovic”. Dopo l’impresa compiuta da Jannik Sinner nella semifinale degli Australian Open si è letto anche questo. I social network sono letteralmente impazziti, lasciando l’argomento del giorno in tendenza su X anche fino a oltre 24 ore dopo la conclusione della partita.
Che l’hashtag fosse “Sinner”, “Djokovic” o “Djokovic-Sinner” la sostanza non cambia. È come se il tempo si sia fermato dopo l’ultimo punto realizzato dal fenomeno della Val Pusteria, facendo sì che i commenti della nuova, storica vittoria dell’azzurro prendessero addirittura il sopravvento su quello che ancora deve accadere.
Già, perché questi Australian Open sono sempre più colorati d’azzurro, per un’edizione destinata a entrare nella storia dello sport italiano. Se infatti la presenza di un rappresentante del Belpaese nella finale del singolare maschile è una prima volta assoluta per il circuito tennistico, anche prima dell’era Open, non va trascurato quanto fatto da Simone Bolelli e Andrea Vavassori, capaci di raggiungere la finale nel doppio.
Le attenzioni di tutti sono però fatalmente catalizzate da Sinner, che con il suo tennis sempre più efficace, la sua faccia pulita e una simpatia crescente anche nelle interviste post-partita sta ormai conquistando gli appassionati di tutto il mondo e soprattutto sta riuscendo ad avvicinare a racchetta e pallina anche chi questo sport non lo seguiva.
Jannik Sinner sulla scia delle leggende dello sport italiano
Un’impresa, questa, che avvicina già Sinner ai grandissimi dello sport italiano di ogni tempo, capaci di rendere popolari le proprie discipline. I paragoni più illustri sono quelli con lo sci nel caso di Alberto Tomba e il nuoto con Federica Pellegrini e forse questo è il più calzante, dal momento che prima della Divina l’Italia non aveva mai avuto una nuotatrice di questi livelli, fatta eccezione per Novella Calligaris.
Sinner però non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi, nel tennis non ci sono primati del mondo da migliorare come nel nuoto o Mondiali da vincere. L’ultima porta prima della leggenda si chiama tornei dello Slam. Iniziare a vincerli significherebbe concludere la scalata al vertice del ranking mondiale.
Australian Open, finale Medvedev-Sinner: il “verdetto” dei social
A Melbourne Jannik è riuscito a interrompere la serie di 33 vittorie consecutive di Djokovic agli Australian Open, nonché a infliggere al serbo la prima sconfitta della propria carriera in una semifinale a Melbourne dopo 10 vittorie e la seconda negli ultimi tre confronti diretti in singolare. Un quadro perfetto, che deve però essere completato nella finale contro Daniil Medvedev.
Il russo non sarà un avversario semplice, avendo dalla propria l’esperienza (è alla sesta finale di uno Slam) e una forza mentale non inferiore a quella di Djokovic, ma Jan lo ha battuto negli ultimi tre precedenti. I social sembrano avere già incoronato Sinner: “Sinner ha già vinto #AustralianOpen” si legge in un tweet pubblicato già venerdì mattina. I tifosi più scaramantici, comprensibilmente, non hanno gradito. Si è trattato di un augurio sincero, di un pronostico tecnico o di un… grido di dolore di un tifoso di Djokovic? Jannik non se ne cura e punta l’obiettivo con il suo sorriso sornione.