Ufficiale Mourinho: il tecnico è già in aeroporto | L’intera città è senza parole
L’intensa esperienza alla Roma è già alle spalle: il tecnico portoghese ha lasciato l’Italia, si profila una nuova avventura.
Un esonero può lasciare un segno indelebile nella carriera di un allenatore. Figurarsi due o tre, addirittura in sequenza. Gli esempi non sono tanti e anche per questo risultano particolarmente significativi. Perché è vero che il numero di tecnici “patentati”, almeno in Italia, è in continuo aumento, ma perdere il posto rappresenta pur sempre un “vulnus”.
Parlare di macchia nel curriculum sarebbe forse eccessivo, perché la stagione storta può capitare a tutti, anche ai più vincenti, ma proprio alla luce della folta concorrenza nel settore l’imperativo, o quasi, è quello di cercare di rilanciarsi quasi immediatamente, al fine di non “uscire dal giro” ed evitare inattività troppo lunghe.
Certo le eccezioni non mancano. Si pensi a Massimiliano Allegri. L’allenatore della Juventus è rimasto fermo per due anni, quelli intercorsi tra la prima e la seconda avventura alla guida dei bianconeri, e dopo una breve fase di rodaggio, legata anche a qualche significativo cambio regolamentare intercorso nel mentre (leggi l’introduzione delle cinque sostituzioni), ha conseguito risultati immediati.
C’è però anche chi non si è arreso di fronte a esoneri in serie, come capitato a Eusebio Di Francesco e pure a José Mourinho. L’attuale allenatore del Frosinone si sta rilanciando dopo gli esoneri subiti a Roma e a Cagliari, oltre che dalla Sampdoria e dal Verona. Il tecnico portoghese è invece fresco di “tris”, dato che l’esonero subito dalla Roma ha seguito quelli al Manchester United e al Tottenham, senza dimenticare le dimissioni dal Chelsea nel 2015.
Addio Roma, José Mourinho è già pronto per tornare in panchina
Nella Capitale lo Special One ha lasciato il segno in tutti i sensi, riportando un trofeo internazionale, la Conference League, nella bacheca giallorossa dopo 61 anni e costruendo un feeling speciale con la tifoseria, che non ha incassato bene il suo esonero nonostante l’arrivo di un altro idolo come Daniele De Rossi. Il calcio però, come la vita, va avanti, così come la Roma è già ripartita sotto la guida del proprio ex capitano, altrettanto è pronto a fare Mourinho.
La stima internazionale di cui gode l’allenatore portoghese resta ampia, nonostante i risultati non esaltanti conseguiti dalla Roma in campionato nello scorso biennio. Così, oltre alle voci su un possibile accordo immediato con il club saudita dell’Al-Shabab, Mou è stato avvicinato ad altre due panchine di top club. Uno di questi è italiano, il Napoli, mentre l’altro è un nome a sorpresa e per certi versi clamoroso.
Mourinho atterra a Barcellona: il futuro è tutto da scrivere
Nella mattinata di domenica 21 gennaio, infatti, Mourinho è stato avvistato dalle telecamere di El Chiringuito mentre atterrava all’aeroporto di Barcellona. Cappellino in testa, nonostante il freddo pungente anche in Spagna, e solito sguardo da duro, ma pure un sorriso per certi versi non facile da interpretare, sfoderato anche quando il giornalista gli ha chiesto lumi su un possibile futuro in Catalogna.
Il tecnico portoghese, è proprio il caso di dirlo, ha giocato… in difesa, limitandosi ad affermare di non avere al momento nulla da dire circa il proprio futuro professionale, ma senza smentire l’ipotesi di un suo approdo sulla panchina dei catalani. Mou erede di Xavi? Difficile, se non impossibile. Al momento non ci sono contatti e del resto si tratterebbe di una grande sorpresa, alla luce del passato dello Special al Real Madrid e di uno stile di gioco molto diverso rispetto alla tradizione barcellonista…