“Una proposta folle”: Mourinho, svelato il futuro del mister | Ecco tutta la verità
A pochi giorni dall’esonero subito dalla Roma si infittiscono le voci sul futuro del tecnico portoghese: e spunta una rivelazione clamorosa.
Cosa unisce un allenatore top, abituato a sollevare trofei e a sedersi sulle panchine di grandi squadre, e colleghi che invece devono accontentarsi di contesti ben differenti, tra lotte per evitare la retrocessione o per acciuffare una sofferta promozione? Il fatto di dipendere dai risultati, ma non solo.
Perché c’è un momento in cui i tecnici sono davvero tutti uguali, a prescindere dal proprio palmares o dal numero degli zeri presenti nei rispettivi conti in banca. E quel momento è quando la società decide per l’esonero ed è attesa dall’ingrato compito di comunicare una decisione quasi sempre sofferta, non solo dal punto di vista economico.
Una telefonata o, per i più “fortunati”, una convocazione, spesso di prima mattina, negli uffici presidenziali o comunque in un luogo ufficiale, per sentire un discorso quasi sempre di circostanza, preambolo della dolorosa comunicazione. Il rendimento della squadra non è soddisfacente e, come si usa dire, sostituire un tecnico è più facile che cambiare 25 giocatori.
Un luogo comune, quest’ultimo, o se si preferisce una considerazione che rientra nella retorica, quasi come il comunicato di rito con i “ringraziamenti per il lavoro svolto” che accompagna l’annuncio ufficiale. Del resto quello dell’esonero è un destino che è toccato di fatto a tutti i tecnici o quasi, comprese leggende come Arrigo Sacchi, Marcello Lippi e pure José Mourinho.
Mourinho e l’esonero dalla Roma, parla Jorge Mendes: “Non ce l’aspettavamo”
Quello subito dalla Roma è stato anzi per lo Special One il terzo esonero consecutivo dopo quelli subiti, dal 2017, al Manchester United e al Tottenham, ai quali va unita la risoluzione consensuale con il Chelsea del 2015, parente stretta di un esonero. Quello deciso dalla famiglia Friedkin ha però colpito particolarmente il tecnico portoghese, che con città e tifoseria aveva saputo costruire un rapporto speciale.
La conferma è arrivata da Jorge Mendes, agente storico di Mourinho, che ha svelato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport lo stupore e l’amarezza provate dal proprio illustre assistito, nonché amico: “Non mi aspettavo l’esonero come non se l’aspettava José. “Lui voleva continuare ed era convinto che avrebbe fatto bene anche se la situazione non era facile. Sapeva di non avere una rosa all’altezza di Inter e Juventus, ma era fiducioso. Non avrebbe voluto vivere questo momento, ma ha la coscienza tranquilla”.
Mourinho e la chiamata dall’Arabia Saudita: il no a una “proposta folle”
Un anno fa di questi tempi, il 26 gennaio 2023, i media di tutto il mondo, oltre agli stessi tifosi della Roma, festeggiavano i 60 anni di José Mourinho. Pochi mesi prima era arrivato il titolo numero 26 della sua carriera da tecnico, la Conference League con i giallorossi, mentre nel maggio successivo ci sarebbe stata la cocente delusione della finale di Europa League persa ai rigori contro il Siviglia tra mille polemiche. È stato quello l’inizio della fine dell’avventura di Mou nella Capitale? Mendes non si è è sbilanciato, limitandosi a dire che il rinnovo con la Roma non è mai stato discusso: “Le trattative non sono mai iniziate”.
Nell’intervista il noto agente ha anche regalato una rivelazione relativa agli ultimi mesi, tra passato e futuro di Mister José: “Mourinho è un tecnico da grande squadra e sono convinto che a breve arriverà una proposta alla sua altezza. L’Arabia? Lo hanno già chiamato mesi fa facendogli una proposta economica folle, ma lui ha deciso di continuare nella Roma perché la ama”. Un retroscena che non potrà che acuire i rimpianti del popolo giallorosso.