Ad un passo dalla morte: brividi per il CT | Tutta la nazione con il cuore in gola
Momenti di enorme apprensione per staff tecnico e giocatori della nazionale: il ct racconta la grande paura.
Ci sono momenti nella vita nei quali si è tutti uguali. In cui anche le differenze di censo si annullano. Sono quelli in cui si è chiamati e costretti a fronteggiare la paura. Che sia legata a motivi di salute o ad altre questioni primarie, quando il timore si trasforma in ansia di non farcela ci si sente giocoforza non protetti.
Nella maggior parte dei casi situazioni di questo tipo si presentano all’improvviso e anche per questo il sentimento di ansia diventa incontrollato fino a trasformarsi appunto in paura, in angoscia di non riuscire ad essere abbastanza forti per affrontare un nemico che è stato molto abile a nascondersi dietro l’angolo.
Si tratta di momenti nei quali si è soli con le proprie fragilità, ma nei quali non è raro riuscire a trovare dentro di sé una forza che non si sospettava di possedere. Quella che nei migliori dei casi permette di razionalizzare la paura, di scandagliare rapidamente tutte le opzioni a disposizioni per cercare di vincere la sfida.
Una virtù di pochi, ma a volte per superare i primi momenti di sconcerto può bastare anche avere il sangue freddo necessario per riuscire ad arrestare la crescita del panico in modo tale da non affondare. Non sempre però tutto questo è possibile, perché ci sono frangenti nei quali la forza interiore diventa una vana compagna di viaggio. E affidarsi al destino è l’unica soluzione.
Turbolenze in volo, paura per la nazionale del Gambia
Si pensi in particolare a quando si è vittime di incidenti stradali. Che si sia guidatori o passeggeri avviene tutto in un attimo, a volte senza neppure esserne responsabili, oppure, se lo si è, senza avere il tempo di capire che, dopo essersi abilmente nascosto, il rischio di perdere la vita si è palesato nel più subdolo dei modi.
Se poi il sinistro non avviene in auto, bensì in un treno o in un aereo, ovvero lontano da chi ha il controllo del mezzo, i secondi possono sembrare non passare mai o, viceversa, scorrere troppo rapidamente. In attesa che, appunto, il destino compia il proprio corso. Ne sanno qualcosa i componenti della nazionale di calcio del Gambia, che hanno vissuto una grande paura nel volo verso la Costa d’Avorio.
Coppa d’Africa, il ct del Gambia: “Altri 30 minuti in aereo e saremmo morti”
Dopo aver dovuto rinviare la partenza di qualche ora per motivi economici, la Federazione era riuscita di Banjul a noleggiare un charter per recarsi verso la sede della Coppa d’Africa al via il 14 gennaio. Il velivolo ha però subito turbolenze poco dopo il decollo, costringendo il pilota a fare precipitosamente ritorno nella capitale. Una grande paura, appunto, che non ha causato feriti, ma solo qualche disturbo.
“Avremmo potuto essere tutti morti. Siamo stati intossicati dal monossido di carbonio – le parole del ct, il belga Tom Sainftiet – Se il volo fosse durata un’altra mezzora saremmo tutti morti”. Musa Barrow e compagni, che hanno poi raggiunto la sede della competizione a bordo di un aereo della Air Cote d’Ivoire, debutteranno in Coppa il 15 gennaio contro il Senegal e punta a bissare l’exploit del 2021 quando, al debutto assoluto nella competizione, seppe spingersi fino ai quarti di finale.