“Ha chiesto la cessione”: bianconeri gelati dal mister | Comunicata la triste decisione
Il mercato può anche regalare imprevisti, in particolare a sessione aperta: un big pronto all’addio, tifosi spiazzati.
C’erano una volta i tempi del vincolo. Ben prima della famosa Legge Bosman, quella sul professionismo sportivo, passata alla storia con il numero, Legge 91, e la data della sua promulgazione, il 23 marzo 1981, ha segnato una svolta epocale per il mondo del calcio e in particolare per le dinamiche del mercato.
Fino a quell’anno i calciatori erano a tutti gli effetti “proprietà” dei club per i quali erano tesserati e il concetto del cartellino non era solo virtuale. In sostanza un giocatore, a prescindere dal suo status, ovvero che giocasse in nazionale o nelle categorie inferiori, non poteva rifiutare un trasferimento deciso dal proprio club.
La storia del calcio è quindi piena, fino agli anni ’70, di affari conclusi contro la volontà dei diretti interessati e le eccezioni clamorose, come il celebre rifiuto di Gigi Riva di lasciare il Cagliari per passare alla Juventus, sono maturate prima ancora che le società mettessero tutto nero su bianco.
Oggi è tutto molto diverso. Anzi, opposto. Quasi tutti i giocatori hanno un agente che li rappresenta e la prassi è quella che questi ultimi raggiungano un’intesa economica con il nuovo club se non prima ancora che le due società si siedano per trattare, ben prima che la famosa “forbice” tra domanda e offerta si riduca al punto tale da far pensare ad un affare in dirittura d’arrivo.
Crisi Spezia, un titolare chiede la cessione: l’allenatore esce allo scoperto
Il tutto senza pensare ai frequenti casi di giocatori che chiedono apertamente la cessione alla società per la quale sono tesserati e alla quale magari sono legati da contratti piuttosto lunghi. Scenari, questi, che possono anche stravolgere la programmazione del mercato attuata dai dirigenti, in particolare se tale richiesta arriva a sessione estiva o invernale già iniziata.
Va da sé che casi di questo tipo possano moltiplicarsi se il rendimento di una squadra è inferiore alle aspettative. È questo il caso dello Spezia, che sta vivendo in Serie B una stagione molto difficile dopo tre campionati in massima serie. Gli Aquilotti sono sul fondo della classifica e uno dei punti di forza della rosa ha proprio espresso la volontà di lasciare la Liguria.
Mercato Spezia, non solo acquisti: Kelvin Amian verso l’addio
Si tratta del difensore francese Kelvin Amian, titolare in due dei tre campionati di A disputati dai bianconeri. Il prodotto del vivaio del Tolosa, classe ’98, potrebbe presto lasciare lo Spezia, come anticipato dal tecnico Luca D’Angelo in conferenza stampa: “Amian ha chiesto di esser ceduto, ma è un ragazzo serio e ha dato la disponibilità a esserci, pertanto sabato sarà indiscutibilmente della partita”.
L’ex allenatore del Pisa è quindi pronto a schierare dal primo minuto Amian anche nella delicata trasferta di Como, valida per la prima giornata del girone di ritorno, match nel quale lo Spezia andrà a caccia di punti per la corsa alla salvezza. L’ex nazionale Under 21 francese è stato finora un tassello chiave per lo Spezia, avendo disputato per intero 18 delle 19 partite del girone d’andata, saltando solo la trasferta del 23 dicembre a Cittadella, persa dai liguri per 4-1.