Serie A in ansia, dramma in piena notte | Purtroppo è successo tutto all’improvviso
Inattesa disavventura per un protagonista del massimo campionato italiano: società e tifosi in apprensione.
Quale futuro per la Serie A? I presidenti e i vertici della Lega ne hanno discusso nei giorni scorsi, senza neppure avvicinarsi a un accordo. Il diktat del presidente della Federazione Gabriele Gravina è chiaro: la riforma ai campionati non può più attendere e se non si riuscirà ad arrivare ad un’intesa bisognerà ricorrere alle “maniere forti”.
Il progetto di riportare la Serie A a 18 squadre si è scontrato con il prevedibile e secco rifiuto dei club medio-piccoli, decisi a difendere con i denti quei due “posticini” tanto preziosi a livello di introiti e che andrebbero a decadere in caso di ritorno al passato, ovvero al format in uso nel massimo campionato fino al 2004.
Questa volta, però, ai piani alti del calcio italiano hanno l’intenzione di fare sul serio, al punto che lo stesso Gravina pare deciso a fissare la deadline delll’11 marzo. Senza un’intesa entro quella data potrebbe venire tolto l’obbligo d’intesa, ovvero il “cavillo” che permette alle singole componenti di bloccare la riforma”.
A quel punto ci sarebbe campo libero e per il calcio italiano si potrebbe davvero prefigurare la rivoluzione, che riguarderebbe soprattutto la Serie C, avviata verso una drastica riduzione del numero delle squadre. Far scendere il numero dei club professionistici potrebbe dare vantaggi a tutti, ma la strada è lunga.
Torino sotto shock, incidente stradale nella notte
La discussione arriva pochi giorni dopo l’abrogazione del Decreto Crescita da parte del Governo. Una decisione i cui primi effetti non si vedranno prima della fine della prossima sessione estiva, ma che ha già provocato la levata di scudi delle big. Il numero di calciatori stranieri che arriverà in Serie A si abbasserà per davvero? Difficile dirlo, anche perché il Decreto riguardava solo giocatori con un ingaggio lordo superiore al milione di euro e quindi non era applicabile per giovani scommesse su cui le medio-piccole potranno continuare a puntare.
Intanto, proprio a proposito di giovani stranieri, un importante club di Serie A è alle prese con un vero e proprio caso, le cui conseguenze potrebbero essere fatali, sportivamente parlando, per il giocatore coinvolto. Un brutto incidente stradale ha infatti scosso la quotidianità del Torino.
Rabbia Toro, Demba Seck distrugge la propria auto
Reduce dalla bella vittoria sul Napoli che ha riacceso sogni europei Ivan Juric è stato raggiunto dalla notizia del sinistro che ha coinvolto Demba Seck. L’attaccante senegalese classe 2001 si è schiantato con la sua Mercedes contro due lampioni in via Pietro Cossa, nella periferia di Torino, nella notte di mercoledì. Auto distrutta, ma nessun danno fisico per il giocatore, risultato negativo all’alcoltest.
Inevitabile il disappunto in casa granata per la nuova disavventura che ha colpito Seck, già al centro in autunno di un caso di revenge porn, poi archiviato. Arrivato al Toro nel gennaio 2022 dalla Spal, Seck non è ancora riuscito a sfondare in granata ed è ancora in attesa del primo gol in Serie A, pur essendo stato schierato da titolare da Juric a inizio stagione. Chissà se, alla luce di questi ripetuti scivoloni fuori dal campo, le occasioni si ripresenteranno…