Gianluca Vialli, ad un anno dalla morte la triste verità: “Ecco cosa desiderava” | Si è saputo soltanto ora
Il ricordo dell’ex leggenda della Sampdoria non può essere già svanito. Ecco l’ultima rivelazione prima dell’addio.
Per sempre. La morte di Gianluca Vialli ha commosso una città che ha avuto il privilegio di gioire insieme a lui e a quella meravigliosa squadra. L’Italia intera, anche grazie all’exploit dell’Europeo del 2021, ha conosciuto un personaggio che resterà tra le pagine di questo sport.
Il modo con cui ha affrontato il dolore e invitato a sperare chiunque lo conoscesse ha commosso davvero tante persone, che non hanno risparmiato negli ultimi mesi manifestazioni di affetto. È già trascorso un anno da quella tragica data e le iniziative per onorare la memoria di Vialli non si fermano.
Allo stadio Luigi Ferraris di Genova è stata appena inaugurata una mostra dedicata all’ex calciatore e intitolata “Un uomo, un campione”. Persino l’artista Fedez, negli scorsi mesi, aveva ricordato l’importanza di Vialli nel momento in cui i due si sono confrontati per parlare di questioni di salute.
Genova non dimenticherà mai Vialli e la coppia con Roberto Mancini, una delle persone che è stata più vicina fino all’ultimo. Non si è trattato soltanto di una storia di calcio ma di un grande esempio di umanità, meno di un mese dopo la morte di un altro grande sportivo come Sinisa Mihajlovic.
La sfida più grande
I traguardi raggiunti da calciatore, l’esperienza a Londra con la maglia del Chelsea, la sua Samp e quel ruolo a fianco del ct della nazionale italiana Mancini, suo grande amico. La vita di Gianluca Vialli ha seguito un percorso davvero imprevedibile.
Ora restano i ricordi e la consapevolezza, per i tifosi doriani, che lassù, ogniqualvolta inizia una nuova partita, c’è sempre un tifoso speciale a vegliare sullo stadio e i giocatori in maglia blucerchiata.
“Aveva questo desiderio”
Il nome di Gianluca Vialli sarà legato per sempre alla storia della Sampdoria, soprattutto adesso che non c’è più. In occasione della inaugurazione della mostra a lui dedicata, il presidente Lanna ha ricordato quello che è stato un amico.
“Con Luca ho sempre parlato perché lui voleva sapere e io chiedevo consigli perché il suo sogno era ancora in piedi. Ha sempre creduto, fino all’estate del 2022, di poter diventare presidente della Sampdoria e a lui dicevo sempre che gli stavo tenendo in caldo la sedia. Il suo rammarico principale fu quello di non poter diventare presidente della Sampdoria“.