Il calcio italiano ha un nuovo talento: 22 gol in 13 partite | I nerazzurri si sfregano le mani
Dopo la polemica sull’abrogazione del Decreto Crescita il calcio italiano scopre un nuovo fenomeno: tifosi e società in festa.
“Le porte della nazionale non sono chiuse per nessuno”. Attraverso queste parole, pur non pronunciate pubblicamente, Luciano Spalletti ha anticipato che la lunga corsa per le convocazioni in vista di Euro 2024 è tutt’altro che definita. Certo, la maggior parte dei nomi dei 23 è già nella testa del ct, ma le sorprese non possono venire escluse.
Di fatto già poche ore dopo il sofferto 0-0 di Leverkusen contro l’Ucraina che lo scorso 20 novembre ha dato all’Italia campione in carica la certezza di poter cercare di difendere il titolo in Germania la prossima estate il classico “toto nomi” è cominciato ad impazzare sulla stampa specializzata e non solo.
Dall’altra parte la situazione è purtroppo ben diversa anche rispetto a quella di una decina di anni fa, quando la lista dei convocabili era molto lunga e le esclusioni anche illustri erano praticamente certe al momento della resa dei conti. Oggi il numero di giocatori italiani si è assottigliato in maniera quasi drammatica e spesso pure la loro qualità.
Cambierà qualcosa dopo l’abrogazione del Decreto Crescita? Difficile dirlo con certezza, l’argomento è complesso e, stando a buona parte degli addetti ai lavori, la decisione del Governo andrà a nuocere ulteriormente sulla competitività dei top club italiani all’estero. Chissà però se questo ritorno al passato farà il bene dei giovani nostrani, che potrebbero trovare più spazio.
Juventus e Atalanta, la scelta dell’Under 23 per valorizzare i propri giovani
Il tema del minutaggio troppo basso degli under tricolori in Serie A non è certo nuovo, ma del resto non è facile per nessuno il passaggio immediato dai settori giovanili alle prime squadre in un torneo che resta comunque di medio-alto livello come il massimo campionato italiano. Anche per questa finalità si è diffuso, in realtà non troppo, il “fenomeno” delle squadre B, permettendo la loro iscrizione al torneo di Serie C.
Al momento solo la Juventus e, dalla stagione in corso, l’Atalanta, hanno approfittato di questa possibilità. I risultati raccolti dai bianconeri sono sotto gli occhi di tutti, con i tanti talenti svezzati in terza serie e che oggi fanno parte con successo dell’organico di Allegri, o che fanno faville in prestito, come Matias Soulé. Quanto all’Atalanta, poco da aggiungere c’è sulla bravura di una scuola storica nello sfornare giovani di talento, l’ultimo dei quali sembra promettere già benissimo.
L’Atalanta ha scoperto un nuovo fenomeno: tutti pazzi per Marcello Fugazzola
Stiamo parlando di Marcello Fugazzola, trequartista dell’Under 15 della Dea, autore di 22 reti nelle prime 13 partite del campionato Giovanissimi Nazionali, girone B. Certo i numeri in questo tipo di campionati vanno presi con le molle e non sono sempre troppo indicativi sulle qualità dei ragazzi, ma anche vedendolo giocare parecchi top club italiani hanno iniziato a prendere informazioni.
Strapparlo all’Atalanta in tempi brevi, quindi già alla fine della stagione, sembra un’impresa impossibile, anche perché il club bergamasco è ormai entrato a pieno diritto tra le grandi del calcio italiano e sa garantire ai propri giovani la formazione migliore, ma immaginare che Marcello, nato il 13 ottobre 2009 e utilizzabile anche da seconda punta, sia un predestinato non è difficile. L’anno prossimo potremmo vederlo in qualche occasione nella Primavera, ma guai a essere precipitosi. Il tempo è dalla sua parte.