Inter, il suo addio è questione di tempo: ‘Non c’è altro da fare’ | Fallimento totale
Un’operazione totalmente fallimentare. L’Inter è pronta a dirgli ufficialmente addio: è questione di tempo prima che lasci il club
L’Inter è totalmente rinata da quando c’è stato il cambio presidenziale da Thorir a Zhang. Ciò che più ha fatto la differenza è che nell’ambito dirigenziale, pur mantenendo Piero Ausilio che è in carica da oltre 20 anni, si è aggiunto Giuseppe Marotta.
Un dirigente che ha fatto bene ovunque è andato, tanto da essere definito il migliore in circolazione nel suo ruolo. Ha portato la Sampdoria a qualificarsi per la Champions League, ha dato vita all’egemonia Juventus durata per ben 9 anni e ha risollevato l’Inter da uno dei periodi più bui della sua storia.
Oltre a far firmare per il club giocatori importanti del calibro di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi e aumentarne conseguentemente il blasone, ha portato i nerazzurri a giocarsi due finali europee, una di Europa League nel 2020 e una di Champions League nel 2023 e a vincere molteplici trofei nazionali.
Sono 5 in totale i trofei conquistati da dirigente dell’Inter. 2 Supercoppa Italiana e 2 Coppa Italia vinte in due stagioni consecutive e il 19esimo Scudetto conquistato nel 2020, nella cui annata era seduto in panchina Antonio Conte.
Minima spesa, massima resa
La sua più grande abilità è la costruzione di una squadra vincente con un budget limitato, attuando una politica di sacrificio. Quest’ultima si basa sul vendere giocatori, i quali spesso rivestono un ruolo chiave nella rosa, per acquistarne di nuovi e nonostante la squadra sia ogni anno rivoluzionata, raggiunge traguardi sempre più importanti.
Un modus operandi che gli ha permesso sia tramite il raggiungimento di obiettivi , sia tramite le cessioni, da menzionare in particolar modo quelle dei giovani della Primavera, di ridurre notevolmente il conto in rosso della società ed avvicinarsi sempre più alla positività di bilancio.
Fallimento totale
Per raggiungere i più grandi successi, è necessario anche fallire, e così come capita a chiunque, in qualunque ambito sia, è capitato anche a Marotta. Tra i vari colpi di mercato che possono essere definiti fallimentari, emerge sicuramente il nome di Stefano Sensi.
Il centrocampista italiano classe 1995 fu acquistato nel 2020 per 25 milioni di euro, ma non ha mai rispettato le aspettative. La sua avventura all’Inter, nonostante abbia dimostrato nelle poche partite in cui ha giocato di meritarsi la maglia, sembra essere giunta al termine, poiché il 28enne è sempre fuori per infortunio e non dà garanzie. L’addio sembra oramai imminente e potrà avvenire sia a parametro zero nell’attuale sessione di mercato, tramite una rescissione consensuale, sia a giugno tramite scadenza di contratto.