Formula 1, il pilota si è stancato: “Poco sonno, frequenza cardiaca alterata” | Condizioni terrificanti
Condizioni inammissibili per i piloti di Formula 1. Il pilota si è stancato: poco riposo e frequenza cardiaca alterata
Negli ultimi anni, in particolare negli sport più seguiti dagli appassionati, i campionati disputati tendono ad essere sempre più lunghi, aggiungendo sempre più impegni; una situazione poco gradita da parte degli atleti partecipanti, i quali dispongono di un tempo sempre più ridotto per riposare.
È il caso della Formula 1 che contiene sempre più Gran Premi all’interno di un unico campionato. Un’idea volta ad aumentare il numero di paesi ospitanti, facendo crescere la visibilità dello sport stesso e incrementando vertiginosamente gli incassi derivanti dagli enti televisivi e dagli sponsor.
Un trend che probabilmente sarà protagonista anche nella nuova stagione del 2024, con 24 gare in programma, divise in 9 mesi e 4 continenti, costringendo i piloti a spostarsi continuamente. Un’enorme differenza rispetto agli scorsi decenni, nei cui campionati era 20 il numero massimo di gare.
Inizierà con 5 gare tra Oceania ed Asia per poi arrivare in Europa e terminerà in America e Medio Oriente. Un viaggio interminabile, che ridurrà sempre più il tempo a disposizione per i piloti e le loro scuderie e aumenterà notevolmente i costi di trasporto.
Ultima stagione
Nell’ultima edizione del Mondiale di Formula 1 sono stati programmati 23 Gran Premi in totale, di cui però solamente 22 sono stati effettivamente disputati a causa della fortissima alluvione che colpì l’Emilia Romagna, che comportò l’annullamento della gara.
Un’annata dominata dalla RedBull e i suoi piloti, conquistando sia la classifica costruttori con un punteggio pari a più del doppio della Mercedes, seconda classificata, sia la classifica piloti con 19 vittorie di Max Verstappen, seguito da Sèrgio Perez, suo compagno di scuderia.
Condizioni insopportabili
In vista della nuova stagione, George Russell ha rilasciato un’intervista con il sito RacingNews365.com, nella quale ha spiegato di aver notato una variazione significativa del suo ritmo cardiaco nel corso della stagione. Una variazione del 25% rispetto a quando è fisso in un luogo.
Ha inoltre sostenuto che in estate, quando è stato due settimane nella stessa meta, ha avuto la frequenza cardiaca con il valore più basso di sempre, il quale si impenna totalmente in inverno quando inizia a viaggiare per lavoro. Una circostanza naturale quando si va dall’altra parte del mondo, ma che viene confermata dai dati e sulla quale bisogna riflettere al fine di garantire una massima attenzione per la salute dei piloti.