“Grazie a Dio…”: Michael Schumacher, i parenti senza parole | ‘Miracolo’ della medicina moderna
Si torna a parlare delle condizioni dell’ex campione di Formula 1. Dalle parole di chi lo conosce bene un messaggio di speranza.
Un campione a volte riesce a vivere più vite. La vita di Michael Schumacher prima e dopo quel terribile incidente sugli scii non è naturalmente la stessa. Il grande dolore, i lunghi silenzi e quella speranza che accompagna chi crede sono tappe di un viaggio che non si può dimenticare.
La famiglia ha protetto il più possibile Michael, allontanando scoop giornalistici e notizie infondate. Per tanto tempo poco o nulla si è saputo sulle condizioni del 7 volte campione del mondo di Formula 1. Un personaggio iconico che ha segnato un’era.
Persino dopo il suo ritiro questo sport non è più lo stesso. Sono cambiate alcune regole e, proprio come accade nel calcio, la nostalgia per i campioni del passato è ancora presente. Forse perché credevano in altri valori o semplicemente per questioni di feeling.
Michael Schumacher ha portato in alto il nome della Ferrari e del Made in Italy. Col senno di poi e le infinite difficoltà della Rossa, chi avrebbe immaginato questa spasmodica necessità di andare a sfogliare l’album dei ricordi?
Ci vorrebbe un miracolo
Il fratello minore di Michael, Ralf Schumacher, in una lunga intervista concessa alla Bild, ha ripercorso gli ultimi anni, tornando anche su quella triste vicenda. In tanti hanno mandato in maniera diretta e indiretta messaggi di sostegno alla famiglia del campione tedesco, che si è chiusa nel silenzio.
Queste parole cercano di alimentare quello che sarebbe un vero e proprio miracolo. Come aveva dichiarato anche Jean Todt, “Schumacher non è più lo stesso” e nulla è come prima.
“Qualcosa si è potuto fare ma…”
Ci pensa Ralf Schumacher ad aggiornare in un certo senso milioni di appassionati sullo stato di salute del fratello. Dopo ben 10 anni la situazione è ancora molto delicata. “La vita a volte è ingiusta. Michael nella sua vita aveva spesso avuto fortuna ma poi è arrivato quel drammatico incidente. Grazie a Dio ci sono state cure moderne ma nulla è come prima: questo destino ha cambiato la nostra famiglia”.
Un evento talmente tragico da paralizzare la famiglia e rifugiarsi nella speranza e nella preghiera. “Posso solo dire che il suo incidente rappresenta un momento molto brutto e drastico anche per me – continua Ralf -. C’è stata molta sfortuna. Penso anche al povero Mick, che all’epoca era solo un ragazzo”.