“Altre società coinvolte”: scandalo plusvalenze, nuova tempesta in Italia | Ecco chi rischia
Mentre Corona continua a parlare dei presunti giocatori scommettitori, le indagini sul caso plusvalenze proseguono. Nuovi guai in Serie A?
Chissà come andrà a finire l’ultimo “siluro” lanciato da Fabrizio Corona sul calcio. Chissà se scatterà l’indagine della Procura o un’altra querela per l’ex re dei paparazzi. Chissà. Fatto sta che il “giochino” di Corona ha fatto rumore. Tanto rumore.
“In Serie A sono coinvolti circa il 30% dei giocatori – tuona Fabrizio Corona al Peppy Night Show, su Canale 21 – uno dei fulcri è un giocatore ex Napoli e Benevento”. L’ex re dei paparazzi dice e non dice.
“Inizia con la C ed è basso e tatuato, tutt’altro che bello. Anzi, uno dei più brutti di tutta la Serie A. Non ha mai fatto carriera, tra parentesi. Guadagnava massimo 400mila euro all’anno e ne spendeva 2 milioni”.
La caccia a questo fantomatico e presunto fulcro è iniziata. Il focus è finito nuovamente su Benevento. Che, a inizio mese, ha già subito le indagini della Guardia di Finanza riguardanti Pastina, Letizia (oggi alla FeralpiSalò in prestito), e gli ex Coda e Forte.
Vite parallele, Chiné scuote la Serie A
Mentre Corona continua con i suoi siluri, c’è chi fa sul serio. È Giuseppe Chinè, procuratore sportivo della FIGC, che torna a parlare del caso che ha travolto la Juventus nella passata stagione, causa plusvalenze.
“Ci sono ancora indagini su altre società su quegli scambi, però al momento qualche Procura della Repubblica ha dovuto archiviare, perché non aveva degli elementi, qualche altra sta ancora lavorando, è ovvio che se io dovessi ricevere dei documenti, degli elementi come ho avuto sulla Juve, io potrei riaprire il processo nei confronti delle altre società”.
Tra due fuochi
Le recenti parole di Chinè alla prima edizione del premio “Sport & Legalità” hanno fatto più rumore di quelle di Fabrizio Corona, per due ordini di motivo. I tifosi della Juventus hanno lette nelle pieghe di quelle parole, un altro attacco alla Juventus, una sorta di complotto nei confronti del club torinese. Non solo
Ma quelle parole sono abbastanza chiare e vanno proprio verso “quelle indagini su altre società” che potrebbero riaprire un caso che con la Juventus sembrava chiuso, un discorso molto più importante rispetto agli juventini che si sentono il capro espiatorio di un meccanismo giudicato non conforme alle norme, ma che ha colpito di fatto soltanto la Juve, risparmiandone altre. Insomma, un calcio tra due fuochi.