Sinner, la legnata è dolorosissima | Niente da fare contro Alcaraz
Dopo l’exploit della seconda parte di stagione del 2023, Jannick Sinner ha tutti gli occhi puntati addosso: non sarà per niente facile nel 2024.
Cinquantasette successi in 71 match disputati, quattro tornei vinti, compreso il suo primo Master 1000 di Toronto, in Canada. Quattro come la posizione con cui Jannick Sinner ha chiuso un 2023 da sogno.
Numeri che, per quanto impressionanti, non rendono bene l’idea di cosa ha fatto il tennista alto-atesino nella seconda parte di stagione del 2023. Proprio con quella maglia Azzurra che Sinner non ha voluto vestire, generando asprissime critiche, si è reso protagonista di un qualcosa di unico.
I tre match point annullati a Nole Djokovic (battuto qualche giorno prima per la prima volta al Master, nella fase a gironi) e l’eliminazione della favorita Serbia per mano dell’Italia in semifinale lo hanno definitivamente lanciato nella storia del tennis italiano, visto che gli Azzurri hanno riportato la Coppa David in Italia: l’ultima era stata quella dei 4 Moschettieri Azzurri capitanati da Pietrangeli (Barazzutti, Panatta, Bertolucci e Zugarelli) nel 1976 a Santiago del Cile.
Ora però viene il difficile. Perché una volta conquistato il potere, è sempre più complesso mantenerlo. “Sinner può arrivare ancora più in alto, anche numero uno del mondo, ma non così presto”. Così parlò Heribert Mayr, 67 anni, il primo maestro di tennis del fuoriclasse di San Candido.
Un’annata complessa
Sarà una stagione complessa quella di Jannick Sinner: dovrà difendere tanti punti, avrà tutti gli occhi addossi, avrà bisogno di uno sforzo ancora più maggiore per ripetersi, anche perché sempre per Heribert Mayr “ci sono giocatori più forti di lui, come Alcaraz e, soprattutto, finché giocherà, Nole Djokovic”
Anche Angelo Binaghi fa il pompiere e spegne i facili entusiasmi generati da un finale di 2023 semplicemente fantastico da parte di Jannick Sinner. Il presidente della FITP riportati tutti sulla terra, provando a togliere un po’ di pressione nei confronti del tennista altoatesino.
Problemi da risolvere
“Quest’anno è stato irripetibile, abbiamo speso tutti gli aggettivi e speriamo nel 2024 di fare almeno un terzo di quello che siamo riusciti a fare quest’anno – continua il numero uno della FITP – confermarsi nei primi quattro, in uno sport altamente competitivo, è difficilissimo”.
I problemi da risolvere per compiere un ulteriore scatto sono noti agli addetti ai lavori: Sinner non ha un grandissimo servizio, deve sistemare la percentuale di prime palle e fisicamente negli Slam non è stato ultra competitivo. E poi ci sono gli avversari: Nole in primis, ma soprattutto Carlos Alcaraz. “È più completo di Sinner e meno acerbo”. Parola del presidente della FITP. Se fosse smentito da Sinner, lui, come la stragrande maggioranza degli italiani, sarebbe super felicissimo.