“La Champions League non si giocherà”: cancellazione ufficiale | Stavolta è tutto vero
È arrivata la notizia che milioni di appassionati non avrebbero mai voluto ricevere. I perché di questa scelta.
Il mondo del calcio non può restare indifferente di fronte all’attualità e allora era necessario fermarsi. Per riflettere, capire cosa è successo e augurarsi che non succeda mai più. Sarà un Natale estremamente triste per tante famiglie che non avevano colpe.
Lo sport è un grande contenitore di idee, persone e valori. È un simbolo di pace e aggregazione. Anche se in alcuni casi sembra proprio che tante persone lo dimentichino, è proprio grazie a questa massiccia partecipazione che il movimento va avanti e accoglie nuovi appassionati.
La Champions League ovvero la competizione per club più importante oltre che affascinante, dovrà fermarsi. Quello che è successo nelle ultime ore ha scosso un paese intero e ha spaventato un’intera generazione. Impossibile far finta di nulla e giocare. Questo è un momento da rispettare.
Ragazze e ragazzi che hanno un sogno e vogliono migliorarsi giorno dopo giorno, attraverso la condivisione e la conoscenza, ora dovranno continuare a credere in quello per cui stanno lottando. Ecco cosa è successo e perché lo sport non può restare indifferente.
Dalla cronaca allo sport
La città di Praga piange le vittime della strage avvenuta all’Università Charles. Una sparatoria che ha coinvolto oltre 50 persone, causando 24 feriti e 30 morti. Non può assolutamente bastare un minuto di silenzio prima di una partita di calcio per ricordare le vittime e le loro famiglie.
Il calcio ha deciso di fermarsi. Proprio nelle ore antecedenti a una importante partita di calcio la decisione più che sensata di rinviare l’appuntamento a data da destinarsi. Un piccolo segnale in un mondo ancora soffocato da troppa violenza, come testimoniato dagli ultimi avvenimenti.
La Champions League si ferma
Proprio a Praga sarebbe dovuta andare in scena la partita tra Slavia Praga e St. Polten ma si è giustamente deciso di lasciare spazio al silenzio e al ricordo delle 30 vittime della sparatoria avvenuta all’Università Charles. Un evento drammatico che ha paralizzato l’attualità e portato a una scelta drastica ma condivisibile.
Questa la nota della società ceca che avrebbe dovuto ospitare l’evento: “La partita di Women’s Champions League di oggi a Eden non si giocherà a causa dei tragici eventi alla facoltà di filosofia dell’Università Charles. Informeremo sulla data di sostituzione. I nostri pensieri vanno alle vittime e ai loro cari”.