Squalifica lunghissima e carriera a rischio: scandalo nel tennis | I tifosi non riescono a crederci
I tifosi non riescono a credere alla notizia: scandalo nel tennis. La carriera dell’atleta è a rischio se verrà approvata la squalifica
Il doping, ossia l’uso di sostanze medicinali, naturali o sintetiche volto al miglioramento delle prestazioni fisiche in ambito sportivo. In quanto tale, è ovviamente una pratica illegale, che seppur migliora nettamente le performance, danneggia gravemente la salute.
In tutti gli sport sono purtroppo venuti alla luce casi di atleti dopati, in particolar modo nel calcio, nell’atletica e nel ciclismo. Il tennis invece, che si colloca nella classifica tra gli sport più seguiti al mondo, è sempre stato uno dei più “puliti”, ma negli ultimi due decenni ha rilevato tantissimi casi.
A tal proposito, il The Guardian, il quotidiano britannico, ha pubblicato un articolo scritto da Marina Hyde, al cui interno venivano esposte tutte le falle del sistema antidoping utilizzato nel tennis, in particolar modo nei controlli, il cui 80% viene effettuato prima o durante la competizione e non rileva al 100% le sostanze utilizzate.
Di fatti, non vengono perseguite sostanze come l’EPO o il testosterone sintetico, che sono le più efficaci e quelle che si ipotizza siano maggiormente utilizzate. Nel caso però questo sistema cambi e si adegui, ovviamente non implica che i casi di positività al test aumenterebbero o si otterrebbero gli stessi riscontri.
I casi confermati
Negli ultimi 30 anni sono stati tantissimi i casi di doping confermati, ai quali è succeduta una squalifica. Situazioni che hanno sconvolto gli appassionati di questo sport, in quanto la maggioranza di esse aveva come protagonista i migliori talenti del tempo.
Tra i casi più famosi, Mats Willander nel 1995 risultato positivo alla cocaina e squalificato per tre mesi, Andre Agassi alla metanfetamina nel 1997, Guillermo Coria al nadrolone nel 2001, Richard Gasquet per cocain nel 2009, fino ad arrivare alle pià recenti, con Martina Hingis sospesa nel 2014 per due anni, dopo 7 anni in cui fu scoperta nell’assumere il benzoilecgonine, ed infine Maria Sharapova, con due anni di squalifica per assunzione di meldonium nel 2016.
Ipotesi squalifica
Un altro atleta è indagata per doping e la sua squalifica potrebbe compromettere la sua carriera, in quanto si ipotizzano quattro anni di punizione. Si tratta di Simona Halep, la cui udienza davanti al Tribunale dello Sport dovrebbe aver luogo nella prima settimana di febbraio.
La rumena sui social ha pubblicato un post in cui spiega che combatterà per la sua innocenza, in quanto, a sua detta, ha solo assunto degli integratori alimentari e non il roxadustat, una sostanza che favorisce la resitenza anaerobica, così come sostiene l’International tennis integrity agency, che la squalificò nell’ottobre dello scorso anno.