Spalletti sorprende tutti: “L’ora del tramonto…” | Una carriera agli sgoccioli
Nell’attesa di Euro 2024 il ct della nazionale italiana si è lasciato andare ad un’inaspettata e sorprendente rivelazione.
La carriera di uno sportivo, si sa, può cambiare in un attimo. Nel bene, come nel male, le classiche sliding doors sono tali proprio perché in grado di determinare cambiamenti repentini quanto inaspettati, ma soprattutto perché mettono di fronte ai diretti interessati decisioni da prendere in un istante.
“Prendere o lasciare?” che spuntano magari inaspettati al termine di periodi professionali poco felici o al contrario a sublimare un momento di grazia, per il classico salto di carriera che arriva a coronare un risultato di grande prestigio appena conquistato tra i consensi generali.
Luciano Spalletti ne sa qualcosa, dal momento che la carriera del tecnico toscano è stata infarcita proprio di fasi di questo tipo. Un inizio da rivelazione ai tempi dell’Empoli, poi un paio di esoneri consecutivi alla Sampdoria e al Venezia, che sembravano averne tarpato l’ascesa, quindi la lenta risalita, a partire da Udine.
Dopo la prima avventura in bianconero Spalletti ebbe l’umiltà di ripartire dalla Serie B e in particolare da Ancona, raccogliendo a metà stagione una squadra in difficoltà e spingendola fino all’ottavo posto. Da quel momento, tra Udinese, Roma, Zenit e Inter, l’attuale ct della nazionale non ha di fatto sbagliato una stagione, fino a meritarsi la chiamata per guidare la nazionale italiana.
Luciano Spalletti, il trionfo a Napoli dopo gli anni di Roma
Eppure la bacheca personale di Spalletti non è stata ricca dei successi che avrebbe meritato. Alcuni dei secondi posti in campionato ottenuti alla Roma gridano ancora oggi vendetta. Si sa però che lavorando bene prima o poi la ricompensa arriva, spesso nel momento più inaspettato e proprio questo è successo al tecnico toscano lo scorso anno a Napoli.
Lo scudetto vinto nella stagione 2022-’23 resterà nella storia non solo del club azzurro, ma dell’intero calcio italiano, per la marcia pressoché perfetta avuta dalla squadra nella prima parte di stagione, ma soprattutto pe la cifra di gioco offerta da Osimhen e compagni. Di questo, ma anche di altro, e in particolare di uno degli snodi cruciali della propria carriera, Spalletti ha parlato a “Cinque minuti”, la trasmissione condotta da Bruno Vespa in onda dopo il Tg1 delle 20.
Spalletti-Totti, tornano le polemiche: la frecciata del ct
“Quello scudetto me lo sento bene addosso, nel calcio si brucia tutto molto velocemente ma mi hanno fatto sentire come nessuna persona può meritare di sentirsi” l’ennesimo tributo di Spalletti a Napoli. Il ct azzurro è poi tornato a parlare del delicato rapporto con Francesco Totti, che tra il 2016 e il 2017 tenne banco nelle cronache calcistiche italiane: “Non avrei fatto il record di punti nella storia della Roma se non mi fossi comportato bene con Francesco quell’anno. Probabilmente per Totti era arrivata, diciamo, l’ora del tramonto”.
Il riferimento è alle tensioni tra i due risalenti proprio agli ultimi anni di carriera di Totti, che non gradiva lo scarso minutaggio di Spalletti. I botta e risposta tra i due si sono sprecati anche negli anni successivi, prima dell’abbraccio pacificatore dello scorso novembre, prima della partita tra Italia e Macedonia del Nord all’Olimpico: “Sono stato poi felice che sia arrivato questo abbraccio, è stata una cosa bellissima, ora lo risentirò spesso” ha aggiunto Spalletti.