Prima lo pregano e poi lo esonerano: l’ex CT ha lasciato la panchina | Ribaltone eclatante
Ribaltone incredibile nella panchina della Nazionale: prima lo convincono a rimanere e poi lo cacciano via
Il calcio è uno degli sport più amati e seguiti al mondo per le emozioni che regala a chi lo guarda. In particolar modo, durante la medesima partita, ciò che si prova non è sempre uguale, anzi, è come viaggiare su una montagna russa.
Quando la squadra tifata vince, nella maggioranza dei casi tutti vengono idolatrati ed acclamati, quando perde, la situazione è abbastanza differente. Nello specifico, oltre che i giocatori che compongono la rosa, i primi indiziati sono sempre gli allenatori che la guidano.
Ci si dimentica troppo spesso che una società è composta da tantissime figure, quali dirigenti, presidenti ed atleti, mettendo sempre in discussione i tecnici, per i quali “o è bianco o è nero” e non esiste mai una via di mezzo, considerandoli sempre come gli artefici di tutti i problemi.
Sono le figure alle quali si scarica la totale responsabilità, poichè a differenza di quando le cose van bene ed è facile per chiunque prendersi il merito, l’allenatore è l’unico che ci mette la faccia davanti ai tifosi e i giornalisti in conferenza stampa.
Meritocrazia
L’allenatore di una squadra ha indubbiamente le sue colpe, in quanto lui prepara i calciatori, lui gestisce gli schemi e li posiziona all’interno del rettangolo di gioco e lui trasmette le motivazioni a chi va in campo, ma in quest’ultimo non è lui ad andarci.
I calciatori sono i veri e propri protagonisti della partita che devono mettere in atto ciò che hanno preparato in allenamento nei giorni precedenti. Eppure, se un calciatore sbaglia, dopo un pò il suo errore va nel dimenticatoio e viene perdonato, per l’allenatore invece gli episodi si sommano e viene criticato da chiunque fino a richiedere che lasci la panchina.
Un primato negativo
L’allenatore tedesco Hansi Flick, dopo aver vinto tutto con il Bayern Monaco in una singola stagione, con ben 6 trofei conquistati, decise di lasciare la squadra bavarese per allenare la Nazionale Tedesca, firmando nel maggio del 2021 un triennale, succedendo a Joachim Löw, la cui esperienza durò ben 15 anni.
Dopo il deludente mondiale in Qatar del 2022, il tecnico aveva deciso di lasciare l’incarico di CT, ma l’ex centravanti Oliver Bierhoff lo convinse nel restare per disputare Euro 2024. A sorpresa, dopo la sconfitta per 4-1 contro il Giappone, Flick è stato esonerato, divenenedo il primo allenatore in 123 anni di storia della Germania a non lasciare volontariamente la panchina; al suo posto Nagelsmann, che fu il suo successore al Bayern. La realtà è che sono anni che la Germania non riesce ad esser quella del mondiale in Brasile, nonostante continui a produrre incredibili talenti. È un periodo strano per i tedeschi, la cui causa andrebbe capita e le cui responsabilità non dovrebbero essere per forza scaricate sul tecnico.