Addio ufficiale, lascia la Scuderia | Ribaltone inaspettato in Formula 1
In Formula 1 è già tempo di pensare al Mondiale 2024: il mercato impazza, appassionati spiazzati dal clamoroso colpo di scena.
È tempo di vacanza per il Circus della Formula 1, che ha chiuso i battenti per il 2023 lo scorso 26 novembre, giorno della disputa del GP di Abu Dhabi, 22a e ultima corsa di un Mondiale che non ha risparmiato emozioni e momenti spettacolari, ma al quale è mancato il pathos.
Il dominio di Max Verstappen, prima ancora che della Red Bull, è stato infatti schiacciante. Il pilota olandese ha conquistato in carrozza il terzo titolo iridato consecutivo della propria carriera, il meno sofferto. Nel 2021, infatti, la corona era arrivata al termine di un testa a testa a tratti anche cruento con Lewis Hamilton, mentre nel 2022 Super Max aveva dovuto rimontare la Ferrari dopo l’illusoria partenza delle Rosse.
Nella stagione appena conclusasi, invece, l’assolo di Verstappen è stato incontrastato anche per il compagno di squadra Sergio Perez, le cui prestazioni sono state anzi condizionate proprio dall’impietoso confronto con Max. Con 21 successi in 22 GP l’olandese ha sfiorato un en plein storico, negatogli solo da Carlos Sainz.
Il pilota spagnolo della Ferrari è stato bravo e fortunato a portare a casa il GP di Singapore il 17 settembre, secondo successo della sua carriera a Maranello, nell’unica domenica in cui la Red Bull non è salita sul gradino più alto del podio. Un’occasione sprecata per tante scuderie, Mercedes in testa, ma non solo.
Formula 1, 2023 deludente per la Alpine: scatta la rivoluzione
Fatto sta che per molti team il 2023 è andato in archivio come un’annata deludente e non certo per colpa dello strapotere della Red Bull. Si pensi alla McLaren, protagonista solo a tratti e mai in grado di tallonare Mercedes e Ferrari, o all’Aston Martin, smarritasi strada facendo dopo un’ottima partenza. O ancora al Team Alpine, che alla terza stagione in F1 non è ancora riuscita a fare il salto di qualità.
La scuderia francese ha infatti chiuso il mondiale costruttori al 6° posto con appena 120 punti, peggiorando il 4° del 2022 e il 5° del 2021. Dati deludenti per i vertici del team e pure per chi, due anni fa, è stato investito del ruolo di responsabile corse, ovvero Davide Brivio. Anche per questo, meno di un mese dopo la fine del Mondiale, il manager brianzolo ha rassegnato le dimissioni dall’incarico.
Davide Brivio e la Alpine si separano: “È stato un orgoglio”
“È stato un orgoglio – le parole di Brivio nel comunicato stampa che annuncia la propria decisione – essere coinvolto in Formula 1 dall’Alpine. Sono grato ad Alpine per aver accolto il mio desiderio di perseguire altre opportunità che potrebbero presentarsi in futuro”. In sella dal 2021, Brivio aveva visto ridursi i propri margini operativi già da fine 2022, venendo sostituito come team principal da Otmar Szafnauer e vedendosi affidati compiti di espansione del brand in altre categorie, in particolare per il progetto Alpine Academy, dove sarà ora sostituito da Julian Rouse.
“Auguro al team e all’Academy il meglio per il futuro e sono sicuro che vedremo molti giovani talenti raggiungere traguardi fantastici nelle loro carriere” ha aggiunto Brivio riferendosi proprio all’ultimo ruolo ricoperto in Alpine. Il futuro professionale di Brivio è quindi tutto da scrivere: l’ex team principal della Suzuki MotoGP, campione del mondo 2020 con Joan Mir, potrebbe tornare al vecchio amore delle due ruote, ma non si escludono nuovi incarichi in Formula 1.