Antonio Conte, l’esperienza è stata traumatica: ‘Ad un passo dall’infarto’ | Ecco cosa è successo
In attesa di rivederlo in panchina, fa discutere un retroscena curioso quanto inquietante sulla carriera del tecnico salentino.
Ai periodi sabbatici, più o meno lunghi, Antonio Conte è ormai abituato, come del resto diversi altri allenatori di primo piano a livello internazionale, consapevoli come ormai la concorrenza sia sempre più nutrita sul piano della quantità e non solo e quindi costretti ad accettare il “ricambio”.
Quantità e non solo, si diceva, dal momento che la moda dominante in ogni parte del mondo è ormai quella di affidarsi a tecnici molto giovani, in qualche caso anche freschi di addio al calcio e magari promossi in prima squadra dopo pochi mesi (a volte troppo pochi…) alla guida delle formazioni giovanili.
Così il prossimo Santo Stefano saranno passati esattamente nove mesi dall’annuncio del Tottenham della risoluzione consensuale del rapporto che avrebbe legato Conte e il suo staff agli Spurs fino al 30 giugno 2023. Una decisione che seguì lo sfilacciamento dei rapporti tra il tecnico salentino e la dirigenza, poco meno di un anno e mezzo dopo il suo arrivo nel North London.
Contrasti relativi alla gestione del mercato furono alla base della decisione di salutarsi con qualche mese d’anticipo e del resto tematiche non molto differenti causarono altre rotture più o meno improvvise, ma parecchio fragorose, che hanno caratterizzato la carriera di Conte.
Conte ‘sergente di ferro’? Il retroscena di un suo ex allievo
Il riferimento è ovviamente agli addii a Juventus e Inter, club separati da una rivalità profondissima, ma nei quali Conte ha saputo farsi apprezzare dalle tifoserie non solo per i risultati ottenuti. Tre scudetti in bianconero da tecnico, oltre a quelli da giocatore, e uno in nerazzurro rappresentano il suo palmares in Serie A, che potrebbe arricchirsi già dalla prossima stagione.
Il periodo di assenza di Conte dalla panchina potrebbe infatti concludersi il prossimo giugno, perché la voglia di tornare protagonista è tanta e perché le proposte già non mancherebbero. Quel che è certo è che a non cambiare sarebbero le metodologie di allenamento, molto dure come sanno bene i tanti campioni che l’ex ct ha avuto alle proprie dipendenze. In tal senso un retroscena è arrivato da Marco Borriello.
Marco Borriello, il rapporto speciale con Antonio Conte
L’ex centravanti del Milan ha vissuto una breve, ma intensa, esperienza alla Juventus proprio con Conte nella seconda parte della stagione 2011-’12, conclusa con la vittoria dello scudetto dei bianconeri. Ospite della Bobo Vieri Talk Show, Borriello ha svelato una grande paura provata durante una sessione di allenamento diretta da Conte…: “Con Conte sono arrivato a 196 battiti. Era appena prima dell’infarto, il 99% dello sforzo. Ricordo di avere vomitato” ha confessato Borriello, secondo il quale però i benefici in campo erano evidenti: “Alla domenica ci sentivamo bene e lo dimostravamo”.
“Conte è un maestro anche nel preparare la partita, ti correggeva, ti migliorava e migliorava la squadra” ha aggiunto Borriello. Parole non molto diverse da quelle pronunciate da Harry Kane nell’estate 2022, che durante la preparazione svolta in Corea del Sud con il Tottenham rimarcò il durissimo lavoro fisico al quale Conte sottoponeva il gruppo per rendere al meglio in partita.