Esonero Fabio Grosso, il connazionale gli ‘volta le spalle’: “Non mi piace…” | Coltellata dal collega
L’avventura dell’ex allenatore del Frosinone sulla panchina del Lione è già finita: il commento dell’amico sorprende tutti.
Il calcio italiano sta attraversando ormai da anni momenti di fortune alterne a livello di club come di nazionale. I tempi d’oro in cui dominavamo in Europa e nel mondo sono lontanissimi e oggi bisogna accontentarsi di acuti isolati.
Il riferimento va ovviamente al trionfo della nazionale italiana campione d’Europa nel 2021 o alla cavalcata dell’Inter finalista di Champions nel giugno scorso. Il tutto però senza dimenticare gli altri risultati degli ultimi anni, dalla doppia finale di Conference League di Roma e Fiorentina a quella di Europa League dei giallorossi di Mourinho solo pochi mesi fa.
Exploit inaspettati, ai quali però fanno da contraltare il doppio flop consecutivo dell’Italia nelle qualificazioni agli ultimi due Mondiali o le difficoltà incontrate dal Milan nel girone dell’edizione in corso della Champions League, con lo zero alla voce gol realizzati schiodato solo alla quarta partita.
Eppure c’è un settore nel quale il Tricolore va sempre di moda. Stiamo parlando di quello degli allenatori. Qui il made in Italy non tramonta proprio mai ed anzi va spesso per la maggiore. Si pensi al prossimo Europeo: in Germania poco meno di un quarto delle qualificate (5 su 24) saranno guidate dalla panchina da commissari tecnici italiani, dal momento che oltre a Mancini ci saranno anche Calzona (Slovacchia), Montella (Turchia), Rossi (Ungheria) e Tedesco (Belgio).
Lione, beffa per Grosso: esonero a pochi giorni dal recupero contro il Marsiglia
Anche a livello di club però la vecchia scuola di Coverciano non tradisce, come testimoniato dai consensi che stanno raccogliendo Roberto De Zerbi a Brighton e Francesco Farioli a Nizza. Sempre in Ligue 1, però, c’è il rovescio della medaglia, rappresentato dalle avventure di Rino Gattuso a Marsiglia e Fabio Grosso a Lione.
L’ex Milan non se la passa benissimo al Velodrome, mentre l’ex tecnico del Frosinone è già stato esonerato dopo non essere riuscito a far uscire la squadra dalla crisi in cui era caduta da inizio stagione. Subentrato a Laurent Blanc dopo la quinta giornata, in sette partite Grosso ha raccolto una sola vittoria e due pareggi, non schiodando la squadra dall’ultimo posto. L’esonero è però arrivato beffardo, proprio alla vigilia della sfida contro l’OM dell’amico Gattuso, le cui parole sul siluramento di Grosso hanno fatto discutere.
Grosso esonerato, Gattuso fa il fatalista: “Fa parte del mestiere”
“Non mi piace quanto è successo, ma fa parte del nostro lavoro – ha detto Ringhio – Questo è uno dei rischi che corriamo”. Amara verità, purtroppo, seppur pronunciata magari con un pizzico di cinismo nei confronti di un collega con il quale, da giocatore, Gattuso ha condiviso il trionfo al Mondiale 2006.
Resta il fatto che per Grosso venire esonerato a pochi giorni dal recupero della gara contro il Marsiglia è beffardo, trattandosi della partita non disputata lo scorso 29 ottobre dopo l’agguato dei tifosi marsigliesi al bus del Lione, che causò il ferimento al volto dello stesso Grosso. “Il calcio deve essere una festa” ha aggiunto Gattuso a poche ore dalla sfida.