“È brutto andare via…”: Andrea Pirlo ha rotto il silenzio | Era l’unica cosa da fare
La Sampdoria cade ancora: dopo la sconfitta in casa del Brescia arriva la reazione più imprevista dal tecnico blucerchiato.
Si è fermata in casa del Brescia la striscia positiva della Sampdoria, che al Rigamonti andava a caccia della quarta vittoria consecutiva dopo i successi contro Modena, Palermo e Spezia, i primi due particolarmente preziosi in quanto arrivati contro squadre in lotta per la promozione in Serie A.
A Mompiano invece a sorridere è stato Rolando Maran, che ha festeggiato nel miglior modo possibile il ritorno sulla panchina delle Rondinelle in casa dopo un’assenza di 10 anni, conquistando un successo che al Brescia mancava in campionato da addirittura otto giornate.
Peraltro per il tecnico di Rovereto si è trattato della seconda “mini” rivincita ottenuta nelle prime tre partite della sua seconda avventura alla guida del Brescia, che era iniziata con il pareggio per 1-1 in casa del Pisa, proprio la squadra che nel settembre 2022 sollevò Maran dall’incarico dopo appena sei partite, chiuse con il bottino di due pareggi e quattro sconfitte.
Più “antica” la rivincita con la Sampdoria, che nel lontano 2012 sconfisse nella finale playoff per la Serie A il Varese rivelazione guidato dalla panchina proprio da un giovane Rolando Maran, che avrebbe comunque spiccato il volo verso la A già nel campionato seguente grazie alla chiamata del Catania.
Sampdoria, brusco stop: la furia di Andrea Pirlo
Quella stessa Serie A che ha visto protagoniste per tanti anni proprio Brescia e Sampdoria, ma che per entrambe oggi pare lontanissima. Proprio grazie al successo nello scontro diretto della 15a giornata, infatti, le Rondinelle hanno operato il sorpasso sui blucerchiati: 18 punti a 16, seppure sul campo le due squadre abbiano raccolto lo stesso bottino, dal momento che la Samp è stata penalizzata di due punti.
Un eventuale successo a Brescia avrebbe permesso alla squadra di Andrea Pirlo di accorciare le distanze dalla zona playoff, che oggi dista invece ben otto punti. Non certo una distanza incolmabile con ancora 23 partite da disputare, ma il duro sfogo dello stesso Pirlo al termine della gara del Rigamonti ha lasciato il segno in casa doriana. “Non ci aspettavamo questa prestazione – le parole dell’ex tecnico della Juventus – Siamo stati presuntuosi, non abbiamo approcciato la gara nel modo corretto.
Pirlo, il ritorno a casa è amaro: “Emozione e delusione”
“Non abbiamo vinto un contrasto, in Serie B così non si fa strada. Sono molto deluso, non abbiamo ancora capito come affrontare questa categoria” ha aggiunto il tecnico. Mai, neppure dopo il pessimo avvio di stagione, si era visto un Pirlo così scorato e arrabbiato con la squadra. A far aumentare la delusione ha poi contribuito il fatto che quella del Rigamonti era una partita speciale per lo stesso allenatore.
Bresciano di nascita, l’ex fuoriclasse di Milan e Juventus, è cresciuto nel vivaio delle Rondinelle, con le quali ha debuttato in A nel ’94 per poi tornarvi nel 2001, in prestito dall’Inter, per un semestre fondamentale quello durante il quale, sotto la guida di Carlo Mazzone, avvenne il decisivo cambio di ruolo da trequartista a play. Logico pensare che la prima da allenatore a casa, seppur vissuta dalla tribuna per squalifica, Pirlo la sognasse ben diversa: “È stato bello venire qua, ma è stato brutto andare via così. Comunque sono sempre emozioni” ha concluso Andrea