Roma, allarme rosso in difesa | Un altro senatore abbandona Mourinho
I giallorossi stanno risalendo la classifica della Serie A, ma lo Special One è senza pace: torna l’emergenza.
Con una sola sconfitta nelle ultime sette partite di campionato, quella in casa dell’Inter, la Roma sta tenendo da due mesi una media-punti da scudetto che ha permesso alla squadra di José Mourinho di risalire la classifica tornando in piena corsa per un posto nella prossima Champions League.
Tornare dopo quattro anni di assenza nella competizione continentale più importante, oltre che più remunerativa, peraltro proprio nella prima edizione con la nuova formula, che prevedrà più partite e quindi più guadagni, è ritenuto indispensabile dai dirigenti della Roma, anche in chiave bilancio e del break even che dovrà essere raggiunto nel 2026.
La ferita per la sconfitta nella finale di Europa League dello scorso maggio contro il Siviglia è ancora viva per dirigenti, giocatori e tifosi giallorossi oltre che per lo stesso Mourinho, che in attesa di fare chiarezza sul proprio futuro e su quel contratto in scadenza punta a conquistare un altro trofeo dopo la Conference League 2022.
Il tutto, ovviamente, senza perdere di vista il campionato, dove senza l’avvio ad handicap delle prime giornate, con tre sconfitte nelle prime sei partite, vedrebbe adesso Lukaku e compagni molto più vicini alle primissime posizioni della classifica, con ancora alcuni scontri diretti da giocare.
Roma, quanti problemi: rosa corta e emergenza infortuni
Lo scudetto, tuttavia, nonostante una coppia-gol da urlo come quella formata dal belga e da Paulo Dybala, non è mai stato un obiettivo realistico, o quantomeno dichiarato, dalle parti di Trigoria, complice anche le ristrettezze di una rosa che anche quest’anno sta facendo i conti con numerosi infortuni in tutti i reparti.
Una zavorra non di poco conto per una squadra impegnata su tre fronti e costretta a giocare le gare europee il giovedì sera, spesso in località europee piuttosto scomode sul piano geografico. L’emergenza si sta in particolare rivelando preoccupante in difesa, a causa della prolungata assenza di Chris Smalling, leader “consacrato” della retroguardia giallorossa, alla quale si è però aggiunto un ulteriore motivo di allarme.
Roma, si ferma anche Ndicka: Mourinho nei guai
I problemi fisici dell’inglese, assente da fine agosto, si uniscono alla perdurante indisponibilità di Marash Kumbulla, riducendo a tre il numero dei centrali a disposizione di Mourinho. Numero destinato a scendere in vista dell’ultimo impegno del girone di Europa League a causa della squalifica a cui andrà incontro Evan Ndicka.
Il centrale ivoriano, già diffidato, è stato ammonito nella partita contro il Servette e dovrà quindi saltare l’ultimo match del girone, il 13 dicembre all’Olimpico contro lo Sheriff, che deciderà il primato nel girone. Contro i moldavi Mourinho avrà quindi una difesa da inventare, ma quantomeno potrà contare su Ndicka più riposato per il poker di impegnativi test che attendono la Roma a dicembre contro Fiorentina, Bologna, Napoli e Juventus.