Italiano, che guaio: perde il gioiello nel momento peggiore | Formazione rivoluzionata
Momento delicato per la Fiorentina: i risultati non arrivano e la stella dell’organico si ferma a tempo indeterminato.
Quattro sconfitte nelle ultime cinque partite di campionato, dopo essere caduta solo una volta nelle prime otto giornate. I numeri della prima parte di stagione stanno esponendo la Fiorentina al rischio di vivere un’altra annata da comparsa nella lotta alle posizioni europee in vista della prossima stagione.
La continuità di risultati è infatti il primo ingrediente necessario per una squadra che punta a stare a contatto con le prime cinque-sei posizioni, quelle che garantiscono la possibilità di giocare le Coppe nella stagione successiva.
Così dopo una fine estate passata a sognare di lottare per un posto nella prossima Champions League, la squadra di Vincenzo Italiano è stata costretta a un brusco risveglio già nelle prime settimane d’autunno. Le motivazioni sono molteplici, ma se il tracollo in casa dell’Inter poteva essere spiegato con la mentalità offensiva alla quale il tecnico non rinuncia neppure contro le big, poi sono emersi altri problemi.
Il più macroscopico riguarda la difficoltà degli attaccanti nel trovare la via della rete. Nessuna squadra della Serie A finora ha raccolto così poco in termini realizzativi dalle proprie punte: addirittura un gol in due, e su rigore, per Nzola e Beltran, i due centravanti della rosa, e uno a testa dagli esterni Koaumé e Brekalo. Meglio è andato Nico Gonzalez, già a quota sei.
Fiorentina, quanti problemi: infortuni e l’attacco che non gira
Di sicuro anche un calendario poco amico ha inciso, con le gare contro Lazio, Juventus e Milan raggruppate in pochi giorni, ma per chi poche settimane prima aveva dominato in casa del Napoli tale “obiezione” regge fino a un certo punto. A differenza di quella sui limiti numerici di una rosa impegnata anche quest’anno su tre fronti.
La squalifica per un anno dalle Eurcoppe inflitta dalla Uefa alla Juventus ha infatti permesso alla Fiorentina di ritentare l’assalto alla Conference League, per cancellare la beffa della finale persa a Praga nel maggio scorso contro il West Ham. Per cercare di essere protagonisti in tutte le competizioni, però, a Italiano servono soprattutto due cose: una rosa ampia e qualitativa e pochi infortuni. Una brutta notizia in questo senso ha turbato l’ambiente viola proprio nel momento più delicato della stagione.
Tegola Fiorentina, Italiano perde Jack Bonaventura: la diagnosi
Alla vigilia della gara casalinga di Conference contro il Genk si è infatti fermato Giacomo Bonaventura, vero leader carismatico e tecnico, oltre che bomber principe, della squadra. L’ex centrocampista del Milan è rimasto vittima di un sovraccarico muscolare che lo ha costretto a saltare il match contro i belgi e che ne mette in dubbio la presenza anche per la gara di domenica contro la Salernitana.
In viola dal 2020, Bonaventura a Firenze è letteralmente rinato al punto da togliersi la soddisfazione di tornare in nazionale a 34 anni e di farlo da protagonista (in campo da titolare contro Malta e Macedonia del Nord). Il feeling con Italiano è totale e si vede in campo. Dopo i sette gol e sei assist della scorsa stagione, Jack ha cominciato alla grande anche quella in corso, firmando già cinque reti in Serie A. Nessuno ha segnato come lui su azione tra i viola. Perdere un giocatore così per lungo tempo sarebbe esiziale per le ambizioni gigliate.