“È molto grave”: Grosso bis, nuovo assalto armato | Rischio tragedia elevatissimo
L’allenatore e i suoi colleghi ancora a rischio. Ecco cosa è successo questa volta in Francia nelle ultime ore.
Non sono bastate le immagini terribili di un Fabio Grosso con le mani insanguinate a coprire il volto. In Francia continuano i disordini e il Paese dimostra di non aver imparato la lezione. Ancora violenza e atteggiamenti che non dovrebbero avere nulla a che vedere con lo sport in generale.
Nell’ultimo periodo si sta parlando della Ligue 1 più per le vicende che avvengono al di fuori degli stadi rispetto alle gesta di calciatori importanti come Mbappé e i suoi colleghi. La Francia deve fare i conti con un problema di ordine pubblico che sta mettendo in ginocchio il calcio.
Vi ricordate cosa era successo al campione del mondo Fabio Grosso prima della partita contro il Marsiglia? Le prime pagine dei quotidiani francesi avevano aperto con il suo volto e il dolore di un tecnico che non aveva nessuna colpa, se non quella di rappresentare un club.
La violenza è tornata e non ci sono più parole per descrivere quello che sta succedendo. Arrivano nel frattempo le prime reazioni delle istituzioni, che cercano di fermare un flusso di terrore che i veri amanti di questo gioco non meritano. Ecco cosa è successo.
I tifosi hanno perso la testa
Come riporta L’Equipe, dopo la partita tra Montpellier e Brest, si è andati molto vicino a una nuova tragedia. Anche in questa occasione, gli occhi erano tutti sull’extra campo. Il pullman dei tifosi del Brest è stato preso a sassate. Scene di guerriglia che hanno scatenato il panico e causato fortunatamente solo un ferito lieve.
Vetri rotti e diversi disagi. Un evento che avrebbe potuto portare a un esito ancora più grave, considerate le dinamiche. Il direttore generale del Brest, subito dopo l’accaduto, ha spiegato cosa sarebbe potuto accadere, soltanto a pochi giorni da un altro evento terribile, quello che aveva coinvolto Fabio Grosso.
Caos in Francia: la rivelazione
“L’episodio è molto grave, vedendo l’impatto del veicolo si capisce la violenza. Se il sasso fosse stato lanciato un paio di metri più in basso avrebbe colpito l’autista e i rischi sarebbero stati ben maggiori, contando che l’autobus viaggiava in autostrada”.
Il dirigente è ancora scosso e conferma che si consulterà con le forze di sicurezza. Intanto la Francia dovrà fermarsi e capire come fronteggiare questi nuovi problemi. La violenza deve restare fuori da ogni tipo di evento sportivo.