Il tumore l’ha colpito: tragedia nel calcio italiano | Purtroppo è costretto a lasciare
Appassionati italiani sotto shock per l’annuncio di uno dei protagonisti delle ultime stagioni in Serie A: le sue drammatiche parole.
Per ogni calciatore, o quasi, l’adrenalina che sale prima della partita è una compagna di viaggio abituale. Per qualcuno già la sera della vigilia, magari se si tratta di un match particolarmente importante, per altri nelle ore o nei minuti immediatamente precedenti all’evento. Non ce n’è: quella sana agitazione pre-gara è immancabile e anzi, per molti calciatori, è indispensabile.
Non solo, perché dopo qualche tempo che si è deciso di lasciare l’attività proprio quella sottile tensione che precede il match, quel mix tra emozione e la classica paura prima di iniziare a fare il proprio lavoro quotidiano, è uno degli aspetti che mancano di più ad un calciatore.
Tale paura per un calciatore unisce quella di non riuscire a ottenere un risultato positivo per la propria squadra a quella di subire un infortunio, con tutte le conseguenze sul proseguimento della carriera. Alla fine, però, i calciatori e gli sportivi in genere sono alla fine uomini e donne come tutti noi, come i comuni mortali che non vanno sotto i riflettori ogni giorno.
E allora può capitare che prima di giocare una partita quella tensione venga sostituita da una paura più classica e purtroppo del tutto negativa rispetto a quell’adrenalina che ha invece in sé qualcosa di magico e comunque di esaltante, precedendo sì uno sforzo fisico, ma anche un lavoro che piace.
Il dramma di Salva Ferrer: “Ho il linfoda di Hodgkin”
Perché quando c’è di mezzo la propria salute, o quella di un componente della propria famiglia, ci si sente tutti uguali ed anzi essere personaggi famosi che devono sempre e comunque sforzarsi di far sembrare che vada tutto bene diventa un peso quasi insostenibile. Deve aver pensato a questo Salva Ferrer lo scorso 10 novembre, data dell’ultima partita disputata con il suo Anorthosis prima che una terribile notizia e una diagnosi agghiacciante spaccasse la sua quotidianità.
Attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Instagram il difensore spagnolo classe ’98, ex Spezia e il cui cartellino è tuttora di proprietà dei liguri, ha infatti rivelato di essere affetto dal linfoma di Hodgkin e di essere quindi costretto a lasciare il calcio giocato almeno temporaneamente.
Ferrer, dalla A con lo Spezia al prestito a Cipro
La speranza di tutti gli appassionati di calcio, oltre che dei tifosi dello Spezia che ne hanno apprezzato qualità e umanità sul campo per quattro stagioni, è quella di rivedere presto Salva giocare, speranza accresciuta dalle parole pronunciate dal giocatore, dalle quali emana tanta voglia di combattere: “Nelle prossime settimane inizierò il trattamento, ma voglio trasmettervi positività. Non posso negare che è stato un duro colpo tanto per me quanto per la mia famiglia, ma confido di poter recuperare presto per tornare a giocare e divertirmi il prima possibile”.
Un messaggio che non può che aver commosso tutto l’ambiente spezzino e non solo. Arrivato in Italia nel 2019 proveniente dal Gimnastic, squadra di seconda serie spagnola, Ferrer è subito diventato titolare dello Spezia che a fine stagione avrebbe ottenuto la storica promozione in A e lo è rimasto nei due successivi campionati di massima serie, per poi perdere il posto nello scorso campionato, caratterizzato da tanti problemi fisici. Poi, la scorsa estate, il trasferimento in prestito a Larnaca, dove era tornato a giocare con continuità. Ora la malattia, che però Salva è pronto a lottare per sconfiggere.