Allegri, un’offesa al calcio | Apocalisse juventina dall’interno: frattura nello spogliatoio
Questa volta ci è andato giù pesante: l’ex allenatore della Juventus non ha lesinato le critiche nei confronti del collega.
Massimiliano Allegri è da sempre un personaggio divisivo. C’è chi lo ama e lo venera e chi invece trova le sue idee di calcio retrograde e non in linea con il nuovo che avanza.
Nell’eterna diatriba tra giochisti e risultatisti, l’ex allenatore di Cagliari e Milan si è sempre schierato dalla parte del risultato finale, della vittoria costi quel che costi. Celebre la sua conferenza stampa in cui diede saggio delle sue conoscenze ippiche inaugurando il concetto di “musetto”.
Concetto che poi fu spiegato più volte nel corso degli anni, specificando che si trattava di un discorso di più ampio respiro che voleva prendere in esame un intero campionato e non una singola partita.
Sta di fatto, comunque, che la Juventus di Allegri ha più volte vinto (anche in questa stagione) con un vantaggio minimo e altrettante volte senza prendere gol, da sempre ricetta perfetta per combattere per la vittoria della Serie A. Campionato che già domenica potrebbe ricevere un attesissimo verdetto: la sua Juventus sarà veramente tornata a lottare per il titolo? Solo il tempo ci darà risposta a questa domanda.
Le critiche di Gigi Maifredi
Gigi Maifredi, allenatore della Juventus nei primi anni ’90, si è lasciato andare (ai microfoni di TuttoJuve.com) ad alcune esternazioni contro il gioco espresso dal tecnico livornese: “La Juventus difficilmente riesce a fare la partita, ma attendere e ripartire è un qualcosa di radicato nella mentalità dell’allenatore. Allegri vive soprattutto di contropiede, su questo bisogna esser onesti.”
E poi ancora, sul merito delle vittorie ottenute: “Nel periodo d’oro, ovvero quello dei 5 scudetti di fila, allenava delle squadre piene zeppe di campioni, poteva vincere due Champions ma non c’è riuscito. Il famoso ‘cortomuso’ è una offesa al calcio, perché non ti compete se sei una squadra forte. Poi Varenne non vinceva mai così, in dirittura li staccava sempre tutti ed è quello che ad oggi la Juve non riesce a fare”.
Ne ha anche per Vlahovic
Queste la provocazione di Maifredi sul talento serbo: “Come mai dal fenomeno che era, è tornato ad essere normale? Bisogna chiederlo all’allenatore e al suo staff, la risposta possono averla solo loro. Sta passando un periodo in cui non è in forma dal punto di vista mentale, l’attaccante vive nel suo mondo e se non si sente credibile può andare in difficoltà. Ha visto negli sguardi dei dirigenti e dei compagni che è calata la sua credibilità, questo francamente potrebbe essere un problema.”
Conclude con un consiglio indiretto ad Allegri: “Se fossi nell’allenatore della Juve, lo inviterei fuori a cena per capire dove sbaglio e quali sono i miei errori. E’ giusto coinvolgere anche così un giocatore”.