Aggressione multipla, il campo di gioco diventa una giungla | Necessari soccorsi immediati
Mondo del calcio sotto shock per l’ennesimo episodio di violenza durante una partita: la polizia evita il peggio.
Le partite del 20 e 21 novembre tra Europa e Sud America hanno ufficialmente chiuso il 2023 delle nazionali, lasciando spazio all’intenso programma di campionati e coppe, europee e non solo, che caratterizzerà le ultime settimane dell’anno solare.
Per le squadre nazionali, non solo quelle del Vecchio Continente, si è trattato di un anno ricco di impegni, ma privo di fasi finali, eccezion fatta per la Nations League per l’Europa e della Gold Cup per la zona centroamericana, tornei ai quali non a caso è stata data scadenza biennale con fasi finali negli anni dispari.
Il 2024 sarà invece l’anno delle competizioni continentali. Da gennaio a luglio Coppa d’Africa, Coppa d’Asia, Europei e Copa America si daranno una sorta di testimone per eleggere le rispettive “regine” e iniziare di fatto la lunga volata verso il Mondiale 2026.
Perché se è trascorso meno di un anno dalla fine del primo Mondiale autunno-invernale della storia del calcio, in Qatar, e se i campioni del mondo dell’Argentina si stanno ancora godendo quel trionfo e progettano già di ribadire la propria superiorità anche nel continente dopo il successo nella Copa America 2021 in casa del Brasile, la corsa verso il 2026 è già iniziata.
Egitto, vittoria e paura: scoppia il caos a fine partita
Dallo stesso Sud America fino all’Africa, passando per l’Asia, il lungo percorso di qualificazione al primo Mondiale della storia con ben tre nazioni organizzatrici, Canada, Messico e Stati Uniti, ha già preso il via. In Europa, invece, dove non mancherà qualche novità regolamentare, bisognerà aspettare il prossimo autunno, dopo che Euro 2024 sarà andato agli archivi.
Proprio in Sud America non sono mancate le sorprese, in particolare nell’ultimo turno di novembre, che ha visto uscire sconfitte tanto l’Argentina, in casa contro l’Uruguay, quanto il Brasile, in Colombia. Fatto inedito o quasi, mentre in Africa tutte le favorite dei vari gironi sono partite bene. L’Egitto in particolare ha già raccolto due vittorie in altrettante partite, ma l’ultima gara contro la Sierra Leone ha avuto risvolti drammatici per il giocatore più rappresentativo dei Faraoni.
Mohamed Salah aggredito in Liberia al termine di Sierra Leone-Egitto
La squadra di Rui Vitoria ha vinto per 2-0 contro la Sierra Leone, gara disputata in campo neutro a Paynesville, in Liberia. Ha deciso una doppietta dell’attaccante del Trabzonspor Trezeguet, con Mohamed Salah tra i migliori, non solo per l’assist fornito. A fine gara, tuttavia, il giocatore del Liverpool è stato fatto oggetto di una spaventosa aggressione da parte dei tifosi di casa.
Salah è stato protetto da militari che lo hanno dovuto accompagnare fino al tunnel degli spogliatoi, mentre altri componenti delle forze di sicurezza hanno bloccato due degli aggressori, senza invece riuscire a fermarne altri quattro che sono scappati. Alla fine quindi l’ex Fiorentina e Roma ha solo vissuto un forte spavento in una stagione che lo sta vedendo gran protagonista con il Liverpool, tornato ad alti livelli in Premier League e motivatissimo per giocare con l’Egitto tra due anni il secondo Mondiale della propria carriera dopo Russia 2018.