De Laurentiis, la coltellata è doppia | Dopo l’addio il ‘benservito’ di Garcia
Il presidente del Napoli ha scelto di ripartire da Walter Mazzarri, ma dopo l’esonero del tecnico francese arriva la beffa più inattesa.
Il Napoli è tornato al passato, affidandosi a Walter Mazzarri con il chiaro obiettivo di avere un futuro più radioso rispetto a quello ingrigito dei primi mesi della nuova stagione. Appena cinque mesi dopo la storica festa del 4 giugno al Maradona lo scenario si è infatti già ribaltato.
Nessuno, o magari molto pochi, tra i milioni di tifosi del Napoli sparsi in tutto il mondo che hanno vissuto una primavera e un’estate di celebrazioni auspicava di vivere una stagione simile a quella confezionata da Luciano Spalletti e dal suo gruppo, ma un risveglio così brusco non era preventivabile da nessuno.
A iniziare dal presidente Aurelio De Laurentiis, al quale buona parte del popolo azzurro imputa le maggiori responsabilità della crisi dei campioni d’Italia. Il compito che ha accettato di svolgere Rudi Garcia era infatti tutt’altro che semplice sotto tutti i punti di vista. Tecnico, ma anche psicologico, se ci si riferisce alla necessità di tenere alta l’asticella delle motivazioni.
Così tre mesi piuttosto tormentati non solo a livello di risultati hanno avuto come epilogo la fine dell’avventura del tecnico francese, che ha visto interrompersi anzitempo la seconda avventura italiana della sua carriera, proprio come era accaduto nel gennaio 2016 alla Roma, quando l’esonero arrivò a concludere bruscamente un percorso iniziato due anni e mezzo prima, con due secondi posti in campionato.
Napoli-Garcia, lo scontro dopo l’esonero: De Laurentiis gelato
All’epoca fu un pareggio contro il Milan a spingere la società giallorossa al ribaltone, questa volta De Laurentiis ha deciso di passare all’azione dopo il rovinoso ko interno del Napoli contro l’Empoli, fino a quel momento sempre sconfitto in trasferta in campionato. I fischi con cui i tifosi hanno accompagnato la squadra negli spogliatoi sono arrivati quando di fatto la decisione del presidente era già stata presa.
L’esonero di Garcia è stato tuttavia comunicato solo dopo il raggiungimento dell’accordo con Mazzarri, che ha battuto sul filo di lana la concorrenza di Igor Tudor. Al tecnico toscano spetterà il compito di provare a raddrizzare la stagione del Napoli tra campionato e Champions League, ma le scorie della breve gestione Garcia non sono ancora state smaltite. Come ha ben capito lo stesso De Laurentiis.
Rudi Garcia, addio al Napoli con frecciatina
Il rapporto tra l’allenatore francese e il suo ex presidente sembra infatti essersi compromesso in via definitiva, come si intuisce da alcuni importanti dettagli. Il più importante, ma anche il più… costoso per De Laurentiis, è legato al rifiuto da parte di Garcia della proposta di rescissione consensuale proposta dalla società. A meno che si trovi un accordo al momento improbabile, allora, il Napoli rischia di dover sborsare oltre 6,5 milioni netti per pagare Garcia fino al giugno 2025, avendo il tecnico firmato lo scorso giugno un biennale da 3,2 netti, bonus esclusi.
Del resto che l’epilogo potesse essere questo lo si era intuito dal post di commiato pubblicato dopo l’esonero dallo stesso Garcia su Instagram, nel quale il tecnico ha salutato piazza, tifosi e giocatori del Napoli, non spendendo una sola parola per De Laurentiis. “Non era così che avrei voluto congedarmi” si legge. Insomma, è proprio il caso di dire c’eravamo tanto amati. E per poco tempo…