“Vinceva ma non dominava”: l’esonero è sorprendente | Tutta Italia senza parole
La scelta della società farà discutere a lungo migliaia di appassionati. Ecco cosa è successo e perché proprio in questi modi.
La società la decisione l’aveva già presa da tempo. Inutile pensare alla stretta attualità o a un risultato storto. Quando un gruppo dirigenziale decide di cambiare ed è convinto della scelta, non resta che avvisare l’allenatore e preparare il futuro.
A far discutere semmai sono le modalità dell’addio. Il tecnico credeva di avere tutte le carte in regola per raggiungere gli obiettivi stagionali e il progetto sembrava ancora quello condiviso al momento del suo insediamento.
In fase di programmazione il club aveva pensato a un undici fortemente competitivo, in grado di dominare la gara e far suo il risultato con il giusto sforzo. Analizzando poi le prestazioni però la dirigenza aveva notato una certa discrepanza tra idea iniziale e riscontro del campo.
Da qui la scelta di cambiare, non per un risultato storto ma per una questione molto più grande che ha a che fare con i progetti futuri. La dirigenza è convinta che il meglio debba ancora arrivare.
“Non c’era la giusta mentalità”
L’accusa, se vogliamo chiamarla tale, è di quelle rilevanti. La squadra non è riuscita a interpretare i match come la società le aveva chiesto. Il manager del Como Mirwan Suwarso ha spiegato così una decisione tanto sofferta quanto inevitabile.
Il tecnico Moreno Longo è stato esonerato e le motivazioni sono sicuramente diverse da quelle cui siamo abituati sentire. A Espansionetv.it l’uomo che ha messo in piedi questo sogno racconta come si muoverà il club nei prossimi giorni e non ha paura di guardarsi indietro.
Ci pensa Cesc in attesa del colpo da Serie A
“Longo non è stato esonerato per l’algoritmo ma guardando e studiando ogni aspetto delle prestazioni”. Ecco cosa è mancato per la conferma secondo il manager del Como: “La proprietà non vedeva la giusta mentalità, la squadra vinceva e lottava ma non dominava, come invece pensiamo sia nelle sue potenzialità”.
Per i prossimi 30 giorni ci penserà Cesc Fabregas a prendere il controllo delle operazioni. “Ha accettato volentieri, conosce tutti i giocatori ed è un vincente”, continua Suwarso. L’obiettivo del club lombardo è quello di arrivare in Serie A e per farlo servirà un colpo importante per la panchina. A meno che l’ex calciatore spagnolo non si trasformi in mago sfruttando al meglio questa opportunità.