Minacciato sotto casa e costretto a dimettersi: dramma nel calcio italiano | Bianconeri sconvolti
Ancora un brutto episodio di cronaca nera scuote il mondo del calcio: squadra in crisi, contestazione sopra le righe.
La stagione calcistica italiana ha toccato un terzo del proprio percorso e le classifiche dei vari campionati iniziano a prendere forma. Per la Serie A quella di metà novembre sarà l’ultima sosta prima di un lunghissimo tour di impegni che si concluderà di fatto solo a marzo, dal momento che quest’anno si giocherà anche durante le Feste.
Non così per la Serie B, il cui calendario è stato da qualche anno uniformato almeno in parte a quello della categoria superiore, in particolare per le pause per gli impegni delle nazionali, che coinvolgono anche il torneo cadetto, sempre più popolato da giocatori stranieri convocati dalle rispettive selezioni.
Caso ancora diverso per la Serie C, dal momento che per i noti motivi burocratico-politici, legati ai ricorsi per l’ammissione al campionato di B, il campionato di terza serie ha preso il via solo a inizio settembre senza mai effettuare un solo weekend di sosta prima di quello previsto per il 30 dicembre.
Ad accomunare tutte le categorie è il fatto che l’importanza della posta in palio si fa sempre maggiore e di conseguenza i presidenti hanno sempre meno pazienza con i propri allenatori in caso di sconfitte in serie e in generale di fronte a una classifica peggiore alle aspettative. Le panchine, insomma, iniziano a scottare e in più di qualche caso a saltare.
Crisi Spezia, Alvini paga per tutti: tocca a D’Angelo
Così se in Serie A si è finora assistito a quattro esoneri di allenatori, lo stesso numero di un anno fa dopo 12 giornate, in B il numero di allenatori saltati dopo 13 giornate è pari a nove, uno in più rispetto al 2022-’23. Due cambi si sono registrati dopo l’ultimo turno prima della pausa, al Como e allo Spezia, squadre che stanno vivendo momenti molto differenti.
La dirigenza lariana ha deciso di sollevare dall’incarico Moreno Longo nonostante la squadra navighi in zona playoff, mentre a La Spezia Massimiliano Alvini ha pagato il pessimo inizio di stagione, con la squadra, retrocessa dalla A, in piena zona retrocessione. Il compito di raddrizzare la stagione toccherà a Luca D’Angelo, ma intanto in casa degli Aquilotti si registra un livello di tensione molto alto, sfociato in un altro episodio da censurare.
Alta tensione Spezia: dirigente aggredito sotto casa
Poche ore prima dell’ufficializzazione dell’esonero di Alvini, infatti, un dirigente di spicco del club, come riportato da ‘Cittadellospezia.com’, avrebbe subito minacce da alcuni sedicenti tifosi che lo hanno atteso sotto la propria abitazione invitandolo alle dimissioni. L’uomo, visibilmente sotto shock, per il momento non ha sporto denuncia.
Il tutto è avvenuto dopo che la rabbia dei tifosi, esplosa dopo il pareggio casalingo contro la Ternana costato la panchina ad Alvini, aveva portato ad una feroce contestazione sfociata nell’atto vandalico compiuto ai danni dell’auto di Daniele Verde, uno dei giocatori più rappresentativi della rosa. Ora la sosta, nella speranza che ritorni la calma in vista dell’inizio dell’era D’Angelo, che partirà venerdì 24 con il delicato derby in casa della Sampdoria.