La UEFA cambia le regole: Champions ancora rivoluzionata | Nuova formula a ‘invito’
Il torneo più affascinante del panorama internazionale può cambiare forma. Ecco chi giocherebbe.
Una Champions League rivoluzionata e più inclusiva, che contenga al suo interno tutte le compagini più rilevanti del panorama internazionale. Non solo i grandi club che negli anni l’hanno fatta da padroni ma anche quelle realtà che si sono affacciate soltanto adesso al palcoscenico più atteso.
Il sistema calcio guarda oltre e vuole ampliare i propri orizzonti. Ci riuscirà? Se il progetto Super Lega è andato in archivio, altre forme di calcio possono prendere spazio. Quanti campioni vorrebbero partecipare alla competizione più scintillante e invece devono aspettare?
Qui è bene riflettere sul merito e sul percorso dei club nelle Federazioni affiliate all’UEFA. Giocare ad alti livelli durante la settimana è il frutto di punti e sacrifici, non di un premio caduto dal cielo. Ecco perché quando si parla di riforme o modifiche, sono in tanti a storcere il naso.
La Champions League cambierà in ogni caso volto dalla stagione 2024/25, quella che prevede anche il nuovo Mondiale per Club. Riusciranno queste novità ad avvicinare nuovi appassionati e consolidare la fan base attuale?
La voce si fa sempre più insistente
In origine c’era la Super Lega. I maligni sostengono che in un certo senso quel progetto sia stato portato avanti seguendo un altro copione. Che cosa è successo? Proviamo a spiegarlo.
I club più popolari (e che portano centinaia di milioni di euro, ndr) non possono essere considerati come quelle favole che si affacciano per la prima volta alla competizione. La storia e la tradizione non si comprano sul mercato, anche se quest’estate qualcosa è cambiato.
CR7 chiede spazio
La voce circolava nell’ambiente da tempo ed effettivamente qualcosa si starebbe muovendo. L’Al Nassr di Cristiano Ronaldo potrebbe partecipare alla prossima edizione della UEFA Champions League. La testata britannica Football Talk è convinta di questa possibilità che andrebbe a stravolgere il senso della competizione. Non solo sarebbe una prima volta ma ci sarebbe da sostenere un equilibrio che ha retto per anni.
Una rivoluzione nemmeno troppo silenziosa. La cosiddetta wild card per il club dell’asso portoghese sarebbe coerente con i cambiamenti in atto. Dal Mondiale del 2034 in Arabia Saudita a questo nuovo importante passo, il calcio fuori dall’Europa sta acquistando sempre più peso. L’UEFA per ora nega questa possibilità, ricordando il regolamento per accedere alla Coppa più ambita ma le cose potrebbero presto cambiare. A vincere sarebbero naturalmente i soliti interessi.