Donnarumma, ecco perché ha lasciato il Milan: ma quali soldi | Dopo anni l’assurda verità
Il portiere del PSG è stato contestato dai propri ex tifosi durante la sfida di Champions: ma spunta un retroscena sull’addio ai rossoneri.
Concludere una partita risultando il migliore della propria squadra, quando tra i tuoi compagni di squadra c’è colui che viene considerato il più forte calciatore del mondo, almeno tra coloro che militano in Europa. Se non è un paradosso e una beffa questa…
Delle due l’una: o il suddetto top player è incappato in una giornata di scarsa vena, mascherata da qualche compagno, oppure la squadra non è riuscita a portare a casa il risultato. Purtroppo per Gianluigi Donnarumma in Milan-PSG ha preso corpo proprio la seconda eventualità di cui sopra.
Perché nella notte di San Siro che ha segnato la rinascita dei rossoneri dopo i fischi contro l’Udinese, e rilanciato le quotazioni della squadra di Pioli nella corsa agli ottavi di Champions League, il Paris del portierone della nazionale italiana è sembrato molto diverso dalla squadra dominante ammirata al Parco dei Principi.
Alla brutta notte dei francesi ha concorso anche la prestazione scialba di Kylian Mbappé, poco ispirato e ben controllato dai difensori del Milan. Per il fuoriclasse di Bondy, quindi, San Siro non è stato fortunato come accadde nell’ottobre 2021, quando un suo gol regalò alla Francia la vittoria della Nations League in finale sulla Spagna.
Donnarumma, il ritorno a San Siro è un incubo: sconfitta, insulti e sfottò
Quanto a Donnarumma, invece, il grande ex della serata è stato il migliore dei suoi, avendo evitato un passivo peggiore con un paio di ottime parate. Magra soddisfazione sia alla luce del ko della squadra, sia dell’accoglienza che gli hanno riservato i tifosi del Milan, all’insegna di fischi, insulti e sfottò che non hanno però fatto perdere la concentrazione al portiere.
Era la quarta volta che Gigio tornava a San Siro dopo il clamoroso addio a parametro zero al Milan dell’estate 2021 e la “colonna sonora” è stata fatalmente peggiore rispetto ai precedenti, quando Donnarumma si presentò al Meazza con la maglia della nazionale. In quell’occasione non si andò oltre ai fischi, mentre ora la contestazione è stata molto più feroce.
Donnarumma-Milan, il retroscena del suo scopritore
Del resto, si sa, al cuore del tifoso tradito non si può comandare, ma va sottolineato come Donnarumma abbia tenuto un comportamento professionale, non rispondendo agli insulti neppure al termine della gara. Chissà se un giorno ci sarà la possibilità di chiarirsi, intanto un primo tentativo è stato fatto da Mauro Bianchessi, dirigente del settore giovanile del Milan ai tempi di Donnarumma: “È un po’ come quando una moglie viene tradita – il paragone di Bianchessi, intervistato da Milan News – Io conosco Donnarumma. So che lui era, è e resterà milanista. I motivi reali per i quali è andato via li conosciamo in pochi”.
Magari Super Gigio sarà stato contento in un angolo del cuore per il successo del suo ex Milan, di certo la sua speranza è che a passare il turno insieme al PSG siano proprio i rossoneri. Del resto le sue prodezze a San Siro non hanno influito sul risultato finale…: “Ha dimostrato, ancora una volta, di essere tra i migliori al mondo, con grande personalità, compiendo interventi straordinari in uno stadio che era per lui letteralmente una bolgia”.