“Non sappiamo se è vivo”: tragedia nel calcio | I parenti sono in lacrime
Gli sportivi di tutto il mondo trattengono il fiato: un improvviso dramma si è abbattuto su di lui. Ecco i tragici dettagli
Il calcio, così come lo sport in genere, sa dare e trasmettere emozioni uniche, tanto per gli spettatori, quanto per chi vive l’evento dall’interno. Emozioni non necessariamente legate ad un gol, ad una parata o a una vittoria, ma al momento che si sta vivendo a livello personale.
Questo può valere per i tifosi come per gli atleti, perché dietro i rispettivi “ruoli” ci sono prima di tutto degli uomini, con le proprie vite private che proprio nel corso della durata dell’avvenimento sportivo vengono messe da parte, ma solo per un attimo, per poi tornare a galla nei momenti più emozionanti.
È in questo momento che, per restare al calcio, un gol, la concessione di un calcio di rigore e la lunga attesa per il tentativo di trasformazione o una parata all’ultimo istante decisiva per il risultato si trasformano in fotogrammi da conservare nella memoria e da associare al momento particolare che si sta vivendo, alle tensioni extra-campo alle quali si è sottoposti.
Certo, per un tifoso può essere più semplice sfogare queste tensioni proprio durante i 90 minuti di adrenalina sugli spalti, mentre un giocatore, che in quell’ora e mezza sta a tutti gli effetti lavorando, deve essere bravo a trovare il giusto equilibrio, al fine di evitare che le emozioni personali finiscano per compromettere la propria prestazione.
Liverpool, il dramma di Luis Diaz commuove il mondo
Ne sa qualcosa Luis Diaz, l’attaccante colombiano del Liverpool che insieme alla propria famiglia è letteralmente precipitato in un dramma dal 28 ottobre scorso, giorno in cui il padre del giocatore, Luis Manuel Diaz, è stato rapito dall’Esercito nazionale di liberazione colombiana. Un evento drammatico con ancora parecchi lati oscuri, almeno stando a quanto dichiarato da uno dei membri dell’organizzazione, Juan Carlos Cuellar, nei giorni successivi al rapimento.
“Il sequestro di Juan Manuel Diaz è stato un errore” le sue parole, alle quali tuttavia non sono ancora seguiti i fatti. L’uomo è infatti ancora nelle mani dei propri rapitori, a differenza della moglie, che era stata sequestrata insieme a Diaz sr, ma che è già stata rilasciata. Tre giorni dopo quelle dichiarazioni che avevano aperto alla speranza i cuori dei famigliari, la situazione non si è ancora sbloccata.
L’appello dei fratelli Diaz: “Dateci un segnale”
Dopo aver saltato la partita del 29 ottobre contro il Nottingham Forest per il comprensibile stato di shock nel quale si trovava, Luis Diaz è tornato a disposizione del tecnico del Liverpool Jurgen Klopp per la partita contro il Luton Town e proprio un suo gol ha evitato la clamorosa sconfitta ai Reds in pieno recupero. Nell’esultanza l’ex Porto ha mostrato la sottomaglia con la toccante scritta “Libertad para papa”, un’immagine che ha commosso tutto il mondo e alla quale hanno fatto seguito le parole di Luis e del fratello.
L’attaccante si è appellato alle organizzazioni internazionali per porre fine all’incubo che sta vivendo la famiglia, mentre il fratello ha affermato che “Ciò che desideriamo di più è avere la prova che sia vivo. Vorremmo vederlo e sapere in che situazione si trova. Chiediamo all’ELN di inviarci prove della situazione in cui si trova Luis Manuel in questo momento, affinché possiamo stare tranquilli”. Una speranza che è quella degli appassionati di calcio di tutto il mondo e in particolare dei tifosi del Liverpool, colpiti dalla grande professionalità mostrata dal giocatore.