Chelsea nel caos, il tecnico punta il dito: ‘Non vogliono spendere’ | Proprietà nella bufera
Nonostante l’arrivo in panchina di Mauricio Pochettino i Blues stanno vivendo un’altra stagione anonima: e spunta un retroscena.
Fuori dalle coppe europee, ma condannato, dal blasone del club oltre che da ragioni economiche, a tornarvi già dalla prossima stagione. La situazione che sta vivendo il Chelsea in Premier League è piuttosto simile a quella della Juventus in Serie A. Ma le analogie tra i due club terminano qui.
I Blues, infatti, sono costretti a fare da spettatori alle notti delle Eurocoppe, per la prima volta dopo sette anni, solo per demeriti propri, avendo chiuso la scorsa stagione con un malinconico 12° posto, peggior piazzamento in campionato addirittura dal 1994.
Uno scenario quindi ben diverso da quello dei bianconeri, che hanno concluso la Serie A 2022-’23 in terza posizione, salvo vedersi penalizzati di 10 punti per le note vicende politico-amministrative e scivolare quindi in sesta posizione. L’anno di squalifica dalle Coppe inflitto dall’Uefa ha poi impedito alla Juve di partecipare anche alla Conference League, ma la nuova annata è partita nel migliore dei modi.
Se infatti al momento la squadra di Allegri veleggia in zona Champions League e sogna addirittura di infastidire l’Inter nella corsa allo scudetto, neppure il nuovo corso del Chelsea ha spinto i tifosi di Stamford Bridge all’ottimismo. L’era Pochettino, dopo quasi un quarto di campionato, vede infatti la squadra stazionare in un’anonima posizione di centroclassifica, già lontanissima dai primi posti.
Chelsea nel caos: i risultati non arrivano, proprietà sotto accusa
Un sussulto è arrivato dal largo successo in casa dell’ex capolista Tottenham, che potrebbe rappresentare la classica svolta per vivere una seconda parte di annata da protagonisti. Intanto, però, i tifosi si interrogano sui primi 15 mesi dell’era Todd Boehly, che non sta dando i risultati previsti al netto degli enormi investimenti effettuati sul mercato.
A proposito di investimenti, però, da qualche ora chi ha a cuore le sorti del Chelsea si sta interrogando sulla rivelazione fornita da un grande ex, riguardante il mancato arrivo a Stamford di uno dei giovani talenti più in vista del calcio internazionale, che avrebbe potuto cambiare da solo la storia del club. A fare il suo nome è stato Frank Lampard, bandiera del Chelsea da giocatore e allenatore dei Blues in due momenti diversi, senza particolare fortuna.
Chelsea, la rivelazione dell’ex Lampard che ha fatto infuriare i tifosi
Intervenuto al podcast dell’ex compagno di squadra John Obi Mikel, Lampard ha infatti svelato di aver consigliato alla proprietà la scorsa estate di acquistare Jude Bellingham, protagonista assoluto dell’inizio di stagione del Real Madrid: “Quando ero allenatore del Chelsea ho tentato disperatamente di prenderlo – ha detto l’ex nazionale inglese – Me l’aveva fatto vedere Jim Fraser dall’accademia, ero esaltato ed aveva solo 17 anni. Non sono però riuscito a convincere i piani alti a spendere 20 milioni di sterline per uno della sua età”.
Lampard si riferisce al proprio primo ciclo sulla panchina dei Blues, tra il 2019 e il 2021, quando Bellingham aveva solo fatto intravedere le proprie qualità al Birmingham, prima di approdare al Borussia Dortmund e mettersi in luce anche a livello internazionale. “Fare certe cose, in una squadra come il Real Madrid e tutte le pressioni che ne derivano, alla sua età… Al momento non riesco a vedere i suoi limiti” ha aggiunto Lampard, provocando nuove… sofferenze e rimpianti al popolo dei Blues.