“Chiudo qui la mia carriera”: annunciato progetto a lungo termine | Panchina più salda che mai
La stagione 2023-’24 non è neppure a metà, ma c’è già chi ha deciso il proprio futuro a lungo termine: parole a sorpresa, tifosi sconvolti.
Il calcio italiano cambia in corsa. E lo fa in modo rivoluzionario e del tutto inaspettato. Nella giornata di domenica 5 settembre è infatti arrivata la notizia di una modifica “epocale” all’accordo collettivo che interessa le squadre di Serie B, già dalla stagione iniziata lo scorso agosto.
La novità riguarda la categoria degli allenatori, troppo spesso trascurata riguardo cambi in corsa e “trasferimenti” se il paragone è quello con i calciatori, che come si sa godono in sede di calciomercato della possibilità di cambiare maglia anche a campionato iniziato a fine agosto, oltre che ovviamente a gennaio durante la sessione invernale.
Anche per i protagonisti del calcio vige comunque un paletto regolamentare, quello che vieta di cambiare più di due maglie all’interno della stessa stagione, a prescindere che si stia parlando di campionati di nazioni diverse. Tale postilla ha trovato e trova applicazioni piuttosto frequenti, buona ultima quella che impedirà a Gabri Veiga di lasciare il campionato saudita dopo pochi mesi per trasferirsi in Premier League, avendo già giocato anche in Liga con il Celta.
Tornando agli allenatori, la grande novità consiste per un tecnico esonerato in Serie B entro il 20 dicembre nel potersi ricollocare in un’altra squadra di un qualunque campionato professionistico. Una vera e propria svolta, dopo che per anni è stata in vigore la norma troppo penalizzante secondo la quale un esonero anche dopo una sola giornata di campionato equivaleva a una stagione da vivere interamente da spettatori.
Allenatori, la nuova regola che cambia il mercato in Italia
Gli esempi sono stati molteplici nella storia recente di tutti i campionati, ora ecco il (tardivo) aggiornamento che se da una parte può andare contro un naturale “ricambio” delle panchine, in linea con il gran numero di allenatori disponibili, dall’altra può aiutare anche le società, pronte a risparmiare gli ingaggi dei tecnici sollevati dal proprio incarico magari dopo poche settimane dal via dell’annata.
Ci sono però casi e casi, perché non mancano gli allenatori decisi a proseguire con il progetto che stanno vivendo e a portarlo avanti a tempo indeterminato resistendo anche a qualche risultato deludente. Del resto per un tecnico, prima ancora che per un giocatore, la fiducia dell’ambiente è tutto, includendo nel termine ambiente la tifoseria e la dirigenza, oltre al parco giocatori che si è chiamati a gestire quotidianamente.
Lazio, l’annuncio di Sarri che fa felici i tifosi
In tal senso ha colpito l’annuncio fatto da Maurizio Sarri alla vigilia della delicata sfida di Champions League che la sua Lazio dovrà disputare contro il Feyenoord. L’ex allenatore di Napoli e Juventus ha smentito seccamente le voci che lo danno in partenza al termine della stagione, giurando amore eterno alla causa biancoceleste: “Siccome a Roma sta circolando la voce che a fine anno voglio andare via, questo va contro tutte le mie dichiarazioni precedenti. Ho sempre detto che a Roma sto bene e voglio chiudere la carriera a Roma, e lo confermo. Non è un inizio di campionato altalenante che mi può fare cambiare idea”.
Un concetto molto chiaro, che ha fatto piacere anche a quella frangia di tifoseria critica con l’operato di Sarri in particolare dal punto di vista tattico, dopo un inizio di stagione sofferto. Sotto contratto fino al 2025, il tecnico toscano sta vivendo la terza annata sulla panchina della Lazio e già questo è un record eguagliato, trattandosi dello stesso periodo vissuto alla guida di Empoli e Napoli. Tutto fa pensare che il primato sarà migliorato molto presto