“Tutto è diventato buio”: l’orrendo male entrato nella sua vita | Carriera in discussione
Calcio italiano sotto shock dopo l’inattesa confessione di un suo protagonista: le drammatiche parole in conferenza stampa.
Quando si parla e si scrive di calcio capita troppo spesso di ricorrere a luoghi comuni. Sarà perché, in particolare quando ci si attiene al lato tecnico, si finisce spesso per parlare delle stesse cose. O magari può capitare per cercare di aggirare il blocco dello scrittore, o per cercare di essere originali.
O ancora perché convinti che trattare di calcio sia un compito non sufficientemente “nobile” e che quindi per elevare il proprio parlato o il proprio scritto sia indispensabile ricorrere a espressioni che vengono solitamente attribuite ad altri tipi di tematiche.
Il “problema” ricorre in particolare nei casi, sempre più frequenti, nei quali gli argomenti legati al mondo del pallone (il concetto si può comunque applicare allo sport in genere) vanno ad intrecciarsi con temi più delicati, che hanno a che fare con la vita di tutti i giorni e in particolare con la salute, dei protagonisti diretti dello sport o dei loro famigliari.
Ecco allora che se il soggetto è un portiere si parlerà di “gol più difficile da evitare”, mentre se al centro del dramma c’è un attaccante gli si augurerà di realizzare “la rete più importante”. Perché quando a venire toccati sono gli affetti o quando a venire a mancare è proprio la salute, ci si sente tutti uguali. Giovani e non, ma soprattutto ricchi e non e ogni riflessione, spesso retorica, sugli stipendi degli sportivi passa in secondo piano.
Calciatori nel tunnel, quando il dramma si chiama depressione
Perché il destino non guarda in faccia a nessuno e la sua crudeltà è quasi sempre inspiegabile. Si pensi ai drammi vissuti da Luis Enrique e Leo Bonucci, che hanno visto colpita, seppur con esiti molto diversi, la salute dei propri figli. Il dolore più inaccettabile per un padre, prima ancora per uno sportivo. Una categoria, quest’ultima, che proprio in quanto molto esposta sul piano mediatico, ha visto il moltiplicarsi in tempi recenti i casi di depressione. L’ultimo esempio riguarda proprio il calcio.
Alla vigilia della partita contro il Bologna il difensore della Lazio Patric è infatti uscito sorprendentemente allo scoperto, raccontando per la prima volta di aver sofferto del “male di vivere”: “Venivo da una buona stagione, quella interrotta dal Covid, quando iniziai a soffrire tanto quando sono rimasto a casa da solo” le parole del difensore spagnolo.
Lazio, la confessione shock di Patric: “Ecco come sono uscito dall’incubo”
“Dal nulla ho cominciato ad avere problemi di depressione e ansia, tutto è diventato buio – il racconto del giocatore, che non ha saputo trattenere la propria emozione in conferenza – Così ho cominciato a lavorare con un mental coach e con altri esperti. Potevo mollare, ma non l’ho fatto e adesso sono contento dell’uomo che sono diventato”.
Classe ’93, Patric, alla Lazio dal 2015, è ormai un punto di riferimento per lo spogliatoio biancoceleste oltre che per Maurizio Sarri, che decide spesso di affidarsi alla sua esperienza. Il nome dell’ex Barcellona si unisce quindi a quello di tanti altri sportivi che hanno lottato in silenzio la depressione. Da Gigi Buffon a Per Mertesacker ad un altro ex blaugrana come Andrés Iniesta. Tutti ne sono usciti vittoriosi e oggi possono offrire la propria testimonianza per chi combatte tutti i giorni lontano dai riflettori.