Esonero Pioli, fissato l’ultimatum: ‘Tutto dipenderà da questo’ | Se fallisce è fuori
Il tecnico rossonero ora rischia per davvero. Ecco cosa farà la differenza per restare in sella.
Il Milan è tornato da Napoli con un punto che sa di sconfitta, con l’Inter che è riuscita ad allungare in testa alla classifica di Serie A. Una serata decisamente nera per Stefano Pioli, ancora una volta finito sopra il banco degli imputati.
Questa volta però qualche alibi a disposizione del tecnico va riconosciuto, a partire da quegli infortuni che hanno condizionato le ultime uscite di Giroud e compagni. Nonostante un ottima prova di Calabria, bravo ad arginare il talento di Kvaratskhelia, i rossoneri sono tornati a casa con l’amaro in bocca.
Tra Udinese e PSG il Milan si gioca tutto. Dopo la sconfitta in Europa contro l’ex Donnarumma, i tifosi si aspettano una reazione da grande squadra. Solo attraverso un risultato convincente si potrebbe riaccendere la fiammella della speranza.
Intanto le critiche verso il tecnico rossonero Stefano Pioli si fanno sempre più pesanti. Il popolo rossonero vuole tornare a competere ad alti livelli e non sarebbe del tutto convinto della bontà del progetto tecnico del Mister.
Un percorso a ostacoli
Proprio la prossima gara contro il PSG potrebbe essere decisiva per sancire la fine di un percorso iniziato 4 anni fa. Il tecnico di Parma è riuscito nell’impresa scudetto, portando Leao e compagni a vincere il primo trofeo importante come team. Poi sono arrivate le critiche. Si sale e si scende molto velocemente dal suo carro. Il popolo rossonero vuole risposte concrete.
Un percorso fatto di alti e bassi. In campionato la situazione è più che recuperabile (sono soltanto 2 i punti di distacco dall’Inter capolista, ndr) mentre in Europa un ulteriore passo falso condannerebbe i rossoneri a una precoce eliminazione. Il primo round contro Luis Enrique è andato in archivio. Ora serve un piccolo miracolo.
Ora rischia davvero
L’esonero non sembra davvero dietro l’angolo ma il Milan sta pensando anche al futuro e questo potrebbe essere senza l’attuale tecnico. Se in Italia i rossoneri hanno dimostrato di essere competitivi, in Europa diventa possibile un’uscita ai gironi tanto dolorosa quanto prematura.
Un addio che potrebbe coincidere con il saluto di un campione che continua a fare la differenza, quell’Olivier Giroud ancora protagonista a 37 anni. Le prossime due partite ci diranno se questo Milan, per come lo conosciamo, sta per voltare ancora una volta pagina.