Fatta la legge, trovato l’inganno | Clamorosa iniziativa prima di Inter-Roma: è tutto legale
È possibile diventare nemici giurati da amanti incondizionati? A quanto pare sì, i tifosi dell’Inter ce ne daranno oggi una dimostrazione.
C’era una volta Romelu Lukaku in nerazzurro. Una favola incredibile, un amore sbocciato dal primo momento dello sbarco di Big Rom a Milano: nel 2019, quando Antonio Conte lo indica come necessaria condizione per vincere, sbaragliando la concorrenza della Juventus che sul piatto aveva messo il cartellino di Paulo Dybala pur di portalo a Torino.
Storie di mercato che, a distanza di soli 4 anni, sembrano vecchie di un secolo per la piega che hanno preso: lo scudetto dell’Inter nel 2021 è passato necessariamente dai suoi piedi e soprattutto dal suo fisico strabordante, forgiato dalle direttive del tecnico salentino (unico, vero, attuale e intramontabile fan #1 del belga).
La sua cessione solo pochi mesi più tardi per 100 e passa milioni di euro al Chelsea fece male ai tifosi, ma la accettarono come passaggio necessario, visti i tempi che correvano tra crisi economica e generale ridimensionamento nei confronti della precedente gloriosa annata.
Quello che, probabilmente, non accetteranno mai è il secondo addio di Big Rom ai nerazzurri: dopo un ritorno in punta di piedi e con le ceneri cosparse sul capo, prima ha flirtato pesantemente coi rivali di sempre della Juve e poi è finito per firmare per un’altra italiana, la Roma del grande ex Mourinho.
L’accoglienza studiata dai tifosi dell’Inter
30.000 fischietti: così la curva nerazzurra si era preparata per l’accoglienza del numero #90 giallorosso, con la volontà di distribuire i dispositivi sonori nell’antistadio per avviare la bolgia anti-Lukaku (sulla falsariga di quello che successe al ritorno di Vlahovic a Firenze o a quello di Higuain in Napoli-Juve).
Il Gos (gruppo operativo sicurezza) ha deciso nella giornata di venerdì di vietare l’entrata dei fischietti allo stadio per evitare problemi di ordine pubblico difficilmente gestibili. Gli ultras nerazzurri si sono dunque trovati con le spalle al muro, cercando maniere alternative per portare avanti un’iniziativa annunciata da mesi.
L’app della discordia: la geniale contromossa nerazzurra
Si chiama “Whistle” l’applicazione gratuita che i tifosi nerazzurri utilizzeranno sul cellulare per simulare il suono di un fischio. Ecco come verrà evitato il provvedimento del Gos di vietare l’entrata dei fischietti allo stadio.
Fischietti che, secondo quanto riportato da Gazzetta dello Sport, entreranno (seppur in maniera minore) comunque: l’ordinanza non vieta infatti la distribuzione fuori dallo stadio e, essendo un oggetto decisamente piccolo, può essere facilmente nascosto ai controlli. Spetterà poi alle telecamere interne inquadrare gli eventuali trasgressori.