Trasportato d’urgenza in ospedale: la partita è sospesa | Follia totale sul terreno di gioco

Calcio mondiale sotto shock per quanto accaduto in una delle gare più sentite a livello internazionale: arbitro senza scelta.

Il terreno verde come un campo di battaglia. La metafora non è delle più azzeccate alla luce dei drammatici fronti bellici con i quali il mondo si trova a convivere, con quello israelo-palestinese aggiuntosi alla sanguinosa guerra tra Russia e Ucraina, ma è purtroppo imposto dalla realtà.

Troppo spesso ormai per i protagonisti delle partite di calcio scendere in campo è diventato pericoloso quasi quanto per chi vive dall’interno altri sport ben più a rischio, dal ciclismo ai motorsport. Discipline nelle quali convivere con la paura è d’uopo, per gli “attori” delle gare come per i loro familiari.

Per una partita di calcio, tuttavia, questo non è accettabile. Non lo è accettare di non sapere se il proprio sforzo fisico, se quell’attività ludica, ma anche professionale, potrà concludersi regolarmente, senza sospensioni o interruzioni impreviste. O perlomeno non lo se a determinare tutto questo sono cause esterne agli infortuni.

La storia del calcio, non solo italiano, è infatti purtroppo scandita da gravi incidenti di gioco, in qualche caso anche gravissimi, che hanno anche portato all’interruzione delle partite, come a malori rivelatisi fatali per giocatori apparentemente in perfetta salute e controllati periodicamente, che hanno trovato la morte proprio sul campo.

Dalla Francia alla Grecia: torna l’incubo della violenza negli stadi

Tragiche fatalità che hanno segnato per sempre la vita degli spettatori e degli altri giocatori di quelle partite, ma contro le quali purtroppo non si può fare altro che prendersela con il destino. Molto diverse sono invece le situazioni nelle quali ad attentare alla sicurezza e in qualche caso alla vita degli atleti sono direttamente gli spettatori o eventi inerenti all’irruzione della cronaca nera nel calcio.

Recentissimo è il caso di Belgio-Svezia, partita sospesa e mai più ripresa a Bruxelles dopo la notizia dell’uccisione di due tifosi svedesi, vittime di un attacco terroristico in pieno centro città prima della partita. Solo pochi giorni prima era stato il calcio francese a finire tristemente al centro della cronaca a causa del petardo che aveva stordito il portiere del Clermont Mory Diaw nei minuti finali della partita contro il Montpellier. Ora la medesima, triste scena è accaduta in Grecia. Con un italiano protagonista proprio malgrado.

Paura durante Olympiacos-Panathinaikos: l’arbitro italiano ferma la partita

Il tradizionalmente caldissimo derby di Atene tra Olympiakos e Panathinaikos disputato al “Georgios Karaiskakis”, la casa della formazione del Pireo, è stato infatti sospeso all’inizio del secondo tempo sul risultato di 1-1 dopo che un petardo lanciato dagli spalti ha colpito il difensore ospite Juankar, che si stava scaldando a bordo campo. Lo sfortunato atleta spagnolo è stato immediatamente portato in ospedale, mentre i compagni di squadra hanno abbandonato il campo e l’arbitro Fabio Maresca non ha potuto fare altro che sospendere la partita, che non è più ripresa.

La sfida tra le due squadre più forti, blasonate e seguite di Grecia rappresenta purtroppo da sempre uno degli incroci più a rischio a livello mondiale dal punto di vista dell’ordine pubblico. Gli autori dei due gol sono stati ex protagonisti della Serie A: Panathinaikos in vantaggio con l’ex giovanili Inter Georgios Vagiannidis nel primo tempo, mentre in avvio di ripresa l’ex Roma Mady Camara aveva ristabilito la parità. Proprio dopo la rete del guineano i tifosi ospiti hanno iniziato a far piovere in campo fumogeni e petardi e a farne le spese è stato Juankar, rimasto stordito. Le condizioni del giocatore non destano preoccupazione, ma per il Panathinaikos è in arrivo sconfitta a tavolino, multa e squalifica del campo.