Dietrofront Hazard, il belga è tornato a giocare | Stavolta ha scelto questa maglia
Una settimana dopo l’annuncio dell’addio al calcio il fantasista belga ha stupito i propri tifosi tornando a calcare un campo da calcio.
Decidere di abbandonare l’attività per uno sportivo professionista di alto livello può essere la decisione più sofferta di tutta una vita. Più anche rispetto a questioni personali e famigliari che possono riguardare la sfera privata.
Perché se sei riuscito a diventare ricco e famoso assecondando la tua passione, quella per lo sport del cuore condivisa con milioni di persone in tutto il mondo che non hanno avuto la stessa fortuna, vuol dire che quell’attività è stata svolta per 15 o 20 anni.
Di fatto, una vita intera se si considerano anche gli anni giovanili dedicati a tanti sacrifici propri e della famiglia per coltivare quel sogno e lottare per renderlo impossibile. Con leggere sfumature che variano da sport a sport, il momento del ritiro scocca tra i 30 e i 35 anni, ma se si parla di motorsport e non solo non è infrequente tagliare in campo, o in pista, il simbolico traguardo dei 40 anni.
Anche il calcio sta facendo sempre meno eccezione in tal senso, perché a dispetto di un’attività sempre più usurante, tra numero di partite che si moltiplicano e ritmi sempre più intensi, sono tanti i giocatori che proprio non riescono a dire basta fino appunto ai 40 anni, riuscendo in più di un’occasione a risultare decisivi anche in età sportivamente molto avanzata.
Hazard, la decisione inattesa dopo l’annuncio dell’addio al calcio
Le eccezioni però non mancano mai, così se in diversi sport, su tutti proprio i motori, accade spesso di assistere a ritiri seguiti da più o meno precoci ripensamenti, c’è anche chi decide di lasciare le scene poco dopo i 30 anni e di farlo senza rimpianti. A questo non folto gruppo di (ex) campioni appartiene Eden Hazard, che a inizio ottobre ha ufficializzato una decisione nell’aria da tempo, quella di lasciare il calcio giocato ad “appena” 32 anni.
Messo in ginocchio dai tanti infortuni che hanno pesantemente condizionato la sua permanenza al Real Madrid, il club che lo mise sotto contratto per 100 milioni nel 2019, ma dove il fantasista belga non è mai riuscito a imporsi, Hazard ha chiuso per sempre il capitolo agonistico, dicendosi pronto a godersi “la vita e i propri affetti”. Il richiamo di un pallone può però essere irresistibile, così l’ex Chelsea è tornato in campo già pochi giorni dopo quell’annuncio.
L’ultima partita di Eden Hazard: spettacolo per beneficenza a Calais
Hazard ha dato spettacolo a Calais insieme a tanti altri ex campioni del calcio, da Didier Deschamps a Laurent Blanc, riuniti nel Variétés CF, storica squadra francese di stelle dello sport che gioca per beneficenza. Impegnato contro la formazione di casa del Calais, Hazard ha quindi rimesso gli scarpini ai piedi e indossato la sua storica maglia numero 10, seppur solo per una sera, per la nobile causa della fondazione ‘Pieces Jaunes’, che raccoglie fondi per bambini e ragazzi ospedalizzati.
A dispetto dei cinque mesi di inattività, risalendo al 13 maggio l’ultima gara con il Real Madrid contro il Getafe, Hazard, al netto del contesto poco probante della partita, ha confermato di… saperci fare, segnando un gol e firmando sei assist (uno dei quali per il padre di Mbappé, Wilfried, che ha partecipato all’evento). I fans di Eden non si facciano comunque illusioni. La scelta di dire addio al calcio resta definitiva, come ribadito dall’ormai ex fantasista in un’intervista a ‘L’Avenir’: “Ho detto basta perché non mi divertivo più neppure in allenamento. Ora inizia una nuova vita”.